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Sabato, 20 Aprile 2024
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Schiaffi e minacce ad un rappresentante del liceo Augusto: "Tu lo sai perché siamo qui"

E' successo il 19 maggio all'ingresso davanti a decine di testimoni. La vittima a RomaToday: "Erano due neofascisti, uno è interno all'istituto"

Si sono avvicinati alle spalle, in due contro uno, davanti a decine di testimoni poco prima che suonasse la campanella della prima ora. Gli hanno rivolto poche parole, poi uno schiaffo in pieno volto e una minaccia, prima di dileguarsi. Protagonisti due giovani, presumibilmente appartenenti a un'organizzazione studentesca di estrema destra e un rappresentante d'istituto del liceo classico "Augusto" di Ponte Lungo. 

Rappresentante del liceo Augusto aggredito il 19 maggio

Il fatto, raccontato dal diretto interessato e denunciato anche dalla Rete degli Studenti Medi di Roma, è accaduto la mattina di venerdì 19 maggio, intorno alle 8.00. "Stavo per entrare dal cancello principale della mia scuola - le parole della vittima al nostro giornale - quando mi sento toccare su una spalla, da dietro. Mi giro, ci sono due ragazzi più o meno miei coetanei, uno di loro lo conosco perché frequenta l'Augusto. Mi hanno chiesto: 'Tu lo sai perché siamo qui, vero?". Alla risposta del malcapitato ("No, non lo so"), uno dei due lo ha colpito con uno schiaffo in pieno volto. Poi, subito prima di dileguarsi, la minaccia: "Mi hanno detto 'Tranquillo che poi ritorniamo' - aggiunge il rappresentante, appartenente alla Rete degli Studenti Medi - e se ne sono andati via". Tutto ciò di fronte ai compagni di classe della vittima e a decine di altri tra studentesse e studenti che stavano entrando per la prima ora. Come fa sapere il rappresentante a RomaToday, prima di colpirlo gli aggressori hanno fatto riferimento alla riqualificazione delle mura esterne del liceo, avvenuta durante l'ultima iniziativa "Roma Cura Roma" organizzata dal Comune e durante la quale gli alunni avevano rimosso diversi manifesti, tra i quali alcuni appartenenti a organizzazioni studentesche di estrema destra.

La preside: "Condanno il gesto violento"

Sul fatto è intervenuta anche la dirigente scolastica dell'"Augusto", la professoressa Giuseppina Rubinacci, che sabato 20 maggio ha emesso una circolare di condanna del gesto: "Il 19 maggio un nostro studente, eletto come rappresentante di Istituto - si legge - è stato minacciato e schiaffeggiato prima di entrare a scuola. La Comunità Scolastica condanna il gesto violento e offensivo ed esprime vicinanza al ragazzo e alla sua famiglia. Invito con forza tutti a rinnovare il comune impegno nella diffusione dei valori del rispetto, del dialogo e della solidarietà che costituiscono l’antidoto alla prepotenza e alla sopraffazione".

La Rete degli studenti medi: "Necessaria risposta chiara e netta"

Anche la Rete ha denunciato l'accaduto, accusando dell'aggressione "ragazzi appartenenti a organizzazioni di matrice neofascista". Come si legge nella nota "non è la prima volta che avvengono questi episodi a Roma e in Italia - ricordano - . Il clima di pressione e violenza neofascista presente soprattutto nelle scuole e nelle strade è figlio di una cultura revisionista che nega i valori democratici, antifascisti e repubblicani. È necessaria una risposta chiara e netta dalle istituzioni, a partire da quelle più vicine agli studenti, non è possibile occultare le ragioni di un tale clima di pressione, che gli studenti democratici e antifascisti vivono nelle scuole".

A ottobre ignoti hanno imbrattato il murale-simbolo del liceo

Non è la prima volta che la contrapposizione tra collettivi antifascisti e organizzazioni di stampo neofascista si verificano, dentro o nei dintorni del liceo "Augusto". Nella notte tra il 22 e il 23 ottobre, come raccontava RomaToday, ignoti si sono addirittura introdotti per vandalizzare il murale realizzato da un ex studente street artist, Mimmo Sofo. L'opera rappresenta alcuni volti iconici della politica, della società ma anche della letteratura e dello spettacolo. Gli ignoti che si sono introdotti hanno scarabocchiato con la vernice nera alcuni dei personaggi con l'intento di cancellarli, accanendosi particolarmente su Pier Paolo Pasolini, Enrico Berlinguer, Zerocalcare e Nilde Iotti. E hanno scritto "Augusto Fascista", come a voler marcare il territorio. 

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