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Cronaca

Il furto di droga e il sequestro di persona per vendetta: scene da Suburra tra due bande rivali

Un commando armato, due donne sequestrate, il furto di stupefacente e il blitz al centro commerciale durante lo scambio: 4 le persone arrestate, 7 i chili di cocaina intercettati

Scene che sembrano tratte dalla serie Suburra. Gruppi criminali rivali, droga, minacce, sequestri di persona, scambi criminali in un centro commerciale. A "rovinare" il copione però ci hanno pensato la squadra mobile di Roma e i poliziotti del commissariato Esposizione che - indagando - hanno messo fine ad una storia criminale andata avanti per oltre 20 giorni e che ha visto una donna sequestrata e un innocente aggredito. Quattro le persone arrestate, appartenenti a due sodalizi rivali. Sono accusati, a vario titolo, di sequestro di persona e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Il furto di droga e la prima spedizione punitiva (fallita)

Tutto parte con il furto, da parte di un esponente di una nota famiglia, di un ingente quantitativo di droga ad un sodalizio rivale. La reazione non tarda ad arrivare. Scoperta l'abitazione di quello che viene ritenuto il responsabile del furto, parte una spedizione punitiva, direttamente a casa. E' il 17 novembre quando, armati e incappucciati, alcune persone persone si presentano in un palazzo del Torrino. Sanno dove abita il loro obiettivo e salgono. Tentano di sfondare la porta, non ci riescono. All'interno la casa appare vuota, ma casualmente trovano un vicino. Lo fermano e provano ad estorcere informazioni sul loro obiettivo. L'innocente, ignaro, finisce aggredito. 

Il commando armato si sposta quindi a Dragoncello, sempre a caccia di esponenti della stessa famiglia. Anche qui però un buco nell'acqua. Il regolamento di conti però è solo rinviato. 

La seconda spedizione punitiva e il sequestro di due donne

Passano infatti due settimane, è il 4 dicembre. Lo stesso commando, armato e incappucciato, ripropone la spedizione punitiva. Stavolta trovano qualcuno, due donne. Sono parenti del loro bersaglio, quello che ritengono responsabile del furto di droga e decidono quindi di rapirle. Le due vengono tenute in ostaggio per una notte. La mattina seguente una viene liberata, l'altra si trasforma in merce di scambio. 

Le indagini di polizia

Il sequestro però non è nel frattempo passato sotto silenzio. Una donna, parente di una delle due sequestrate, va alla polizia e denuncia l'accaduto. Qui partono le indagini che permettono agli agenti di capire cosa era accaduto. Un'indagine lampo, frutto del presidio del territorio e della conoscenza dello stesso. L'obiettivo, primario, era rintracciare la donna sequestrata. La scoperta successiva è stata però ancora più importante. 

Sì, perché grazie a mezzi tecnici le indagini si allineano con i fatti e gli agenti riescono a scoprire il luogo dello scambio. Siamo al 6 dicembre e nel centro commerciale di via Laurentina è in programma la risoluzione della controversia criminale. La donna rapita diventa merce di scambio per la droga e dei soldi. Si presentano uno dei sequestratori e due donne della famiglia vittima del sequestro. Con loro un intermediario.

Il blitz al centro commerciale

Al momento dello scambio, scatta il blitz della polizia. La donna sequestrata viene liberata e viene intercettato il riscatto: sette chili di cocaina e 165.00 euro in contanti. A portarli sul posto una parente della vittima, la cui colpa è stata solo quella di essere parente del bersaglio dei sequestratori. Scattano gli arresti: a finire in manette tre persone per detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti e una per sequestro di persona. I primi tre sono la donna cugina della vittima, un suo sodale e colui che aveva fatto da intermediario con i sequestratori.

Uno degli arrestati per droga, a seguito di perquisizioni, è stato trovato in possesso di sette chili di droga, cinque di marjuana e due chili di hashish. Gli arresti sono stati convalidati dal giudice per le indagini preliminari. 

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