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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Sara Di Pietrantonio, il testimone: "L'ho vista, ma non avevo capito che chiedeva aiuto"

Due giovani, un 18enne e un 20enne, hanno rilasciato una testimonianza molto simile. Entrambi, passati su via della Magliana con il loro mezzo pochi istanti prima dell'atroce delitto, raccontano di non aver compreso il pericolo

"Agitava le braccia è vero, chiedeva aiuto forse, ma non l'ho capito e sono andato avanti". E ancora "ho visto un ragazzo e una ragazza litigare, poi ripassando ho visto l'auto bruciata". Nessuno però si è fermato. Confusione, paura, forse indifferenza per quella scena che si è parata davanti ai loro occhi in pochi istanti, di notte, nel buio. 

I TESTIMONI - Sono due i giovani che hanno visto Sara Di Pietrantonio gli istanti prima che l'ex fidanzato la bruciasse viva. Passati con lo scooter su via della Magliana, e inquadrati dalle videocamere di sorveglianza, si sono accorti della scena, ma stando alle testimonianze rilasciate agli inquirenti, non sono stati in grado di comprendere cosa stesse accadendo. Eppure, lo ha detto ieri in conferenza stampa il sostituto procuratore Maria Monteleone, "se qualcuno si fosse fermato a prestare aiuto Sara sarebbe ancora viva".

Diciotto anni il primo, venti il secondo, entrambi hanno collegato l'accaduto solo il giorno dopo, e subito sono andati dai Carabinieri. Vincenzo Paduano, 27 anni, guardia giurata, ex ragazzo della vittima, era già in questura pronto per l'interrogatorio terminato dopo otto ore con la confessione dell'atroce delitto: "L'ho uccisa io".

LA CONFESSIONE - Non sopportava di essere stato lasciato qualche settimana prima, e nemmeno che la giovane si frequentasse da qualche giorno con un suo ex compagno di scuola. Prima dell'assassinio i due si erano incontrati in casa di Sara, un incontro chiarificatore davanti alla madre della giovane che non aveva fatto presagire quanto di lì a poco sarebbe accaduto. Terminata la discussione il 27enne residente nella zona di Castel Giubileo è andato a lavoro all'Eur mentre Sara Di Pietrantonio è uscita con un'amica per passare una serata insieme al pub. La 22enne si è poi incontrata con l'altro ragazzo. Passata qualche ora con il giovane Sara è stata quindi riaccompagnata alla propria auto, che i due avevano lasciato sotto casa del ragazzo. 

IL DELITTO - Il vigilante li ha seguiti e si è poi appostato sulla strada che Sara avrebbe percorso per tornare a casa. Con una bottiglia di liquido infiammabile ha poi teso una vera e propria imboscata alla sua ex tagliandogli la strada e sperondanola una volta arrivata all'altezza del civico 1090 di via della Magliana. Una volta bloccata è entrato nella vettura, le ha gettato l'alcol addosso alla sua ex fidanzata, ha ddato fuoco alla macchina. Lei è riuscita a fuggire, ma lui l'ha rincorsa e con l'accendino le ha dato fuoco, uccidendola. Poi la fuga, e il rientro sul posto di lavoro. 

Stamattina è comparso di fronte al gip e al sostituto procuratore Maria Gabriella Fazi per la convalida dell'arresto con le accuse di omicidio premeditato e stalking. Sempre in mattinata all'Università frequentata dalla vittima, Economia a Roma Tre, le lezioni si sono interrotte, con un minuto di silenzio in memoria di Sara.
 

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