San Basilio, bar ritrovo di pregiudicati: Prefetto revoca la licenza
Raggi, a margine del sopralluogo in occasione della notifica di revoca della licenza al bar Swuami. "Il provvedimento di revoca della licenza di somministrazione è importante e segue un provvedimento di sospensione"
Dopo il bar Moccia di Tor Bella Monaca, scatta questa mattina la revoca della licenza per un altro locale romano: il bar Swuami di via Fiuminata, nel cuore del quartiere di San Basilio a Roma. A deciderlo, il Prefetto di Roma, Matteo Piantedosi che prosegue in quello che viene definito un "approccio sistemico nelle periferie volto all'individuazione di azioni mirate contro il degrado e la criminalità, attraverso indagini specifiche e azioni di monitoraggio".
Il 23 dicembre scorso, i carabinieri avevano applicato al bar la chiusura temporanea per 5 giorni facendo seguito all'articolo 100 del Tulps. I sigilli scattarono dopo alcuni controlli che permisero al Questore di firmare l'ordine di sospensione temporanea per il bar era ritrovo abituale di persone pregiudicate o pericolose. Dopo la riapertura i monitoraggi sono continuati e, a quanto pare, nulla era cambiato.
Oggi la decisione del Prefetto e del Comitato provinciale che "tende ad individuare assetti proprietari, frequentazioni o utilizzo dei locali" utilizzando lo strumento normativo del Dpr 616 del 77,- articolo 19, comma 4 - presente da oltre 40 anni, che Piantedosi ha deciso di usare. Ora la licenza è stata ritirata in via definitiva.
Presente questa mattina a San Basilio anche la sindaca Virginia Raggi che, come Comune di Roma, ha applicato la direttiva del Prefetto: "Quella di oggi è un'azione sinergica delle istituzioni, della Questura, della Prefettura, dei Carabinieri anche di Roma Capitale. Quello che è emerso è che questo bar era un ritrovo di persone dedite al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti. In un contesto come questo evidentemente poteva creare dei seri problemi, anche di ordine pubblico".
"Il provvedimento di revoca della licenza di somministrazione - ha aggiunto Raggi - è importante e conclude una vicenda che in qualche modo era stata segnalata da tanti cittadini, anche in forma anonima, che si sono fidati delle istituzioni, hanno segnalato delle situazioni di grave illegittimità".