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Cronaca Ponte Testaccio

Vede un uomo nel Tevere si tuffa e lo salva: operatore Croce Rossa eroe per un giorno

Il 43enne, in quel momento in bici e fuori servizio, ha prima allertato i soccorritori e poi lo ha aiutato a tornare sulla banchina

Eroe per un giorno. E' stato grazie al tempestivo intervento di un operatore della Croce Rossa fuori servizio, che un uomo senza fissa dimora, caduto per cause ancora da accertare nel fiume Tevere e trascinato via dalle acque, è stato salvato dall’annegamento. Il fatto è accaduto nei giorni scorsi. 

UOMO NEL FIUME - Eugenio Venturo, 43 anni, in forza al Servizio Attività d’Emergenza nella sede nazionale della Croce Rossa, stava percorrendo nel tardo pomeriggio la pista ciclabile lungo la riva esterna del fiume Tevere, all’altezza di Ponte Testaccio, quando ha visto che in balia delle correnti c’era un uomo che chiedeva aiuto agitando le mani nel tentativo di attirare l’attenzione e rimanendo a galla con grande difficoltà. 

SALVATO DALLE ACQUE - L’operatore della CRI non ci ha pensato due volte: ha allertato subito il 112 raggiungendo in fretta il punto del fiume dove si trovava l’uomo, ha lasciato bicicletta ed effetti personali a una passante ed è sceso nel Tevere attraverso un cumulo di fango, arbusti, radici, detriti; entrando solamente con i piedi e una gamba in acqua, ha agganciato il malcapitato mentre, con la mano sinistra, si teneva saldamente a una roccia. 

INTERVENTO DEI POMPIERI - Il clochard, in stato di choc, è stato quindi portato in salvo dai Sommozzatori dei Vigli del Fuoco di Porto Fluviale e in seguito trasportato dalla Croce Rossa di Ponte Testaccio all’ospedale San Camillo, dove gli sono state prestate le cure del caso. 

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