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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Sabbia dai rubinetti: sopralluogo di Legambiente conferma l'allarme

Da mesi ormai arrivano segnalazioni da sempre più quartieri della capitale: la sabbia esce dall'acqua dei rubinetti e provoca malfunzionamenti di caldaie e lavastoviglie

Cosa sta accadendo all'acqua potabile per eccellenza, quella romana? Giallognola e torbida esce dai rubinetti delle case della capitale scatenando l'allarme in diversi quartieri. Il fenomeno è in crescita da mesi e le segnalazioni di continui disagi e timori legati alla pericolosità dell'acqua non sembrano arrestarsi. Da Aranova, dove è al vaglio l'ipotesi class action, alla Cassia, passando per Portunse fino ad arrivare a Roma est. Ci si può abbeverare tranquilli? Non si capisce, non è ancora chiara la portata del problema, che però esiste. A confermarne ulteriormente la persistenza sono i sopralluoghi effettuati da Legambiente che, già giorni fa, aveva denunciato la mancanza di informazioni sul problema. Presente con l'associazione anche il Garante Regionale del Servizio Idrico Integrato.

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DOVE - "Al quartiere del Villaggio Olimpico i residenti affermano che il problema va avanti da mesi - si legge nel resoconto dato alla stampa -  Una famiglia della zona è obbligata a lavare i filtri circa ogni settimana mentre la loro vasca da bagno si ricopre di un deposito di sabba dopo averla riempita. Lo stesso, nei loro bicchieri rimane una finissima sabbia sul fondo". Altre segnalazioni sono state raccolte dall'associazione in Viale Cortina d'Ampezzo dove due caldaie si sono bloccate sempre a causa della sabbia nei rubinetti. E ancora a Ponte Milvio si parla di sabbia gialla molto fine e lavastoviglie che non funzionano come dovrebbero, a Piazza Carli dove un cittadino ha provato a interpellare telefonicamente la ASL RM E che ha scaricato la responsabilità sull'ACEA, a Via Castelfranco Veneto, dove la preoccupazione maggiore è per la salute,  arrivano segnalazioni persino dalla Tiburtina dove sta aumentando sempre di più la presenza di sabbia nei rubinetti che costringe a ripulire i filtri ogni settimana.

LEGAMBIENTE - "Per evitare allarmismi serve la massima chiarezza -afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio- dalle istituzioni ci aspettiamo conferme definitive sulla non pericolosità per la salute, analisi e certezze rispetto alle cause che stanno determinando il problema e rapidi interventi per risolverlo. In queste ore Legambiente sta partecipando a importanti occasioni di confronto, con audizioni presso la Commissione salute del Comune di Roma e presso la Commissione ambiente della Regione Lazio, si tratta di trovare un luogo nel quale far confluire segnalazioni, analisi e dati, riconoscendo che il problema non è frutto di una improvvisa allucinazione collettiva e trovando le soluzioni.”

“Tocchiamo sempre di più con mano ogni giorno il problema, non possiamo permettere che una risorsa importante come l'acqua sia maltrattata, si deve andare fino in fondo per tutelare il diritto di tutti ad avere una buona acqua, come i cittadini hanno affermato con chiarezza con i referendum del giugno scorso -afferma Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. Preoccupa la mancanza di informazioni certe e speriamo siano finite le risposte semplicistiche, per questo chiediamo a tutti i cittadini di inviarci le segnalazioni dei casi, le raccoglieremo per cercare di capire le cause e valutare le soluzioni.”
 

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