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Cronaca

Ricoverato per la frattura del femore, esce con una gamba amputata

Il racconto del 56enne che nel 2015 è stato sottoposto a un intervento d'urgenza. A processo 9 medici accusati di non essersi accorti del peggioramento delle sue condizioni

“I medici mi tranquillizzavano, mi dicevano che era tutto a posto. Io però stavo male, avevo dolori fortissimi, la mia pelle era diventata scura. Qualche giorno dopo mi hanno operato d’urgenza”.

A parlare è E.V., l’uomo che nel 2015, ricoverato in ospedale per una caduta in bici che gli aveva provocato la frattura del femore, ne è uscito con una gamba amputata. Un intervento necessario per salvargli la vita, visto che - stando alle perizie - i tessuti dell’arto erano andati in necrosi a causa di un’ischemia. Di cui nessuno dei medici che lo aveva in cura, stando all’accusa, si sono accorti.

L’uomo ha raccontato il suo calvario in un’aula del tribunale di Roma, nel corso del processo che vede imputati proprio 9 medici del Sant’Eugenio, ospedale in cui era stato ricoverato dopo la caduta. Sono accusati di lesioni colpose gravissime. La procura gli contesta di non essersi accorti del peggioramento del quadro clinico del paziente, operato per l'inserimento di una protesi all'anca, e di non avere chiamato in particolare un chirurgo vascolare per effettuare un esame sul piede e sulla gamba nonostante le ripetute richieste del paziente e della moglie, il primo sempre più sofferente, la seconda sempre più preoccupata.

"Ti abbiamo fatto il tagliando gratis"

“Dopo che mi hanno fatto la tac hanno anche scherzato dicendomi che mi avevano fatto il tagliando gratis”, ha riferito E.V. in aula, ricordando i giorni tra il fine aprile e inizio maggio del 2015, in cui i dolori erano sempre più forti, accompagnati da febbre e anche allucinazioni nei momenti peggiori, la gamba sempre più gonfia e la pelle sempre più scura. A causare i sintomi un trombo che non era stato individuato dai medici e che aveva portato prima all’ischemia, e poi a un’amputazione d’urgenza della gamba destra.

L’intervento ha scosso le fondamenta della vita di E.V., all’epoca 45 anni e affermato tecnico del suono: appassionato di ciclismo, si era fatto male proprio durante un giro in bici. Una caduta banale, che lo aveva però fatto atterrare con tutto il peso sul fianco destro causandogli la frattura del femore. Era l’11 aprile del 2015 ed era pronto a sottoporsi a un banale intervento per sistemare il femore fratturato: il 4 maggio, meno di un mese dopo, è entrato in sala operatoria per l’amputazione della gamba. 

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