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Cronaca Fiumicino / Via Giovanni Battista Grassi

Fiumicino ha paura e da stasera via alle ronde: "Chiamatele passeggiate della legalità"

Associazioni e cittadini scendono in strada uniti nella lotta contro la criminalità per chiedere maggiore sicurezza e forze dell'ordine sul territorio. Solidarietà per Alina, la barista coinvolta nella rapina di pochi giorni fa in via Hermada

Furti e rapine all'ordine del giorno, per quella che ormai è una vera e propria emergenza. Siamo nel comune di Fiumicino dove da questa sera prenderanno il via le ronde, o meglio, precisa l'associazione promotrice 2punto11, "passeggiate della legalità". Con  2punto11 il Movimento per la Gente, Cittadini per Fiumicino e Gente per il Litorale. A loro si uniranno anche i cittadini per sensibilizzare le istituzioni e richiamare la loro attenzione sulla sicurezza del territorio. Le passeggiate termineranno fra circa due settimane con una fiaccolata di chiusura.
 
"Da diversi mesi a questa parte la città non è più sicura" commenta Gabriele D'Intino, portavoce dell'associazione 2punto11 che già durante l'alluvione ha organizzato un servizio di vigilanza volontario per tutelare le case inagibili da episodi di sciacallaggio. "Assistiamo ogni notte a decine di furti negli appartamenti, a rapine, bombe come quella che ha devastato l'ufficio postale di Maccarese. La città vive nel terrore, le forze dell'ordine sono ridotte all'osso e devono gestire un territorio vastissimo. Serve un intervento delle istituzioni".

PAURA IN CITTA' - Nulla di nuovo per gli abitanti di Fiumicino che già nel 2010 avevano proposto le suddette passeggiate in risposta all'escalation di microcriminalità che oggi come allora aveva colpito la città. "Oggi scendiamo nuovamente sulle strade" continua D'Intino "per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di potenziare gli organici delle forze dell'ordine. La caserma dei Carabinieri chiude alle nove di sera, la Polizia ha solo una pattuglia, la Polizia locale di notte non c'è. Il Prefetto ha assicurato la presenza di due pattuglie in più, ma non bastano. La microcriminalità la fa da padrona. Ci sono decine di furti nelle abitazioni ogni sera. Bisogna fare qualcosa. E noi scenderemo in strada, di notte, cercando di dare un segnale: se lo stato non pensa allora faremo da soli".

L'APPUNTAMENTO - All'iniziativa hanno già aderito almeno una cinquantina di persone. La riunione operativa è prevista per questo pomeriggio alle 18:00 nella sede dell'associazione 2punto11 in via Gian Battista Grassi numero 7. Le passeggiate patiranno alle 22:00 per concludersi in tarda notte. In macchina o a piedi, i volontari gireranno "armati" soltanto di torce e telefoni cellulari.
 
MAGGIORE SICUREZZA - "Le passeggiate per la legalità" aggiunge Stefano Costa, Movimento per la Gente di Fiumicino, "si concluderanno fra due settimane con una fiaccolata per chiedere sicurezza e forze dell'ordine sul territorio. Vogliamo tenere alta l'attenzione delle istituzioni, chiediamo l'apertura della caserma dei Carabinieri in via Foce Micina, chiediamo che si istituisca una tenenza dei carabinieri a Fiumicino, chiediamo l'assunzione di nuovi agenti della polizia locale, anche stagionali, e delle pattuglie notturne della municipale. Un piano per l'illuminazione pubblica e interventi per riparare i guasti che lasciano per intere settimane le strade di Fiumicino al buio".
 
SOLIDARIETA' PER ALINA - Nella giornata di ieri 18 febbraio si è tenuto il primo incontro per organizzare la fiaccolata. Presente anche Alina, la barista romena al centro dei casi giudiziari degli ultimi giorni dopo la rapina finita in tragedia al Bar "Coffee Break" di Fiumicino. La donna ha ringraziato pubblicamente i cittadini per i tanti attestati di solidarietà e l'affetto dimostrato.

Tra le lettere di solidarietà indirizzate alla barista ce n'è una in particolare trovata dai proprietari del bar nella cassetta della posta del locale che recita "Cara Alina ci conosciamo solo di vista ma sono ho subito apprezzato il tuo sorriso, la tua gentilezza. Ti penso da quando mi hanno detto cosa è successo. Cerco di immaginare le emozioni che ti hanno attraversato in quei momenti, la paura mista a coraggio, il senso di colpa che oggi provi. Ti scrivo per dirti che ti siamo vicini. Siamo con te. Ti ho scritto perché spero possa esserti di conforto. Per esprimerti la mia solidarietà. Stavi svolgendo il tuo lavoro e ti sei difesa, pensando a te, alla tua famiglia. Sono sicura che tutto si risolverà. Non affrontare questo fardello da sola. Cerca il conforto negli altri, in chi ti vuole bene in chi sin dalle prime ore ti ha dimostrato tutta la sua vicinanza. Fiumicino è con te. Noi ti siamo vicini. Sei una di noi e non ti lasceremo da sola". La lettera è firmata solo con un "Manuela".
 
Nel frattempo il movimento nato intorno ad Alina ha deciso anche di sostenerla legalmente coinvolgendo il noto penalista Massimiliano Gabrielli, parte civile a tutela delle vittime del naufragio della Concordia, che ha ricevuto l'incarico di assistere la barista. L'avvocato si è messo a disposizione gratuitamente, rifiutando il compenso in denaro che era stato messo a disposizione da diversi cittadini che avevano deciso di aiutare anche economicamente Alina.

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