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Cronaca

Roma Tpl, il Comune liquida 12 milioni di euro per gli stipendi

Il Campidoglio: "Si tratta di un contributo finalizzato al rimborso degli oneri derivanti dall’adeguamento del CCNL del Trasporto Pubblico Locale". E ancora: "La società si è impegnata a versare gli stipendi entro lunedì"

Qualcosa si muove nella situazione del tpl romano di periferia. Oggi pomeriggio il Campidoglio ha annunciato di aver liquidato in favore della società Roma Tpl 12 milioni di euro. Una somma sborsata "a titolo di contributo finalizzato al rimborso degli oneri derivanti dall’adeguamento del CCNL del Trasporto Pubblico Locale - relativo all’anno 2015 - per permettere all’azienda il pagamento degli stipendi dei lavoratori" si legge in una nota.

IL CAMPIDOGLIO - "L’accordo sulla transazione stretto questa mattina nel corso di una riunione in Campidoglio consente, infatti, alla Società Roma TPL, di rispettare l’obbligo a effettuare, il prossimo lunedì 30 novembre 2015, il pagamento degli stipendi dei dipendenti relativi alla mensilità di novembre. La Società si è impegnata ufficialmente al rispetto del vincolo". Ai lavoratori manca all'appello sia la mensilità di ottobre, sia quella di novembre e, secondo quanto si apprende da fonti capitoline, entrambe verranno presto liquidate. Già ieri il direttore del consorzio Marco Cialone aveva annunciato di aver sbloccato gli stipendi.

LE RICHIESTE - Intanto oggi è stata un'altra giornata di blocchi e disagi. I lavoratori non si fidano di una situazione che si trascina da oltre un anno e chiedono che la vertenza venga risolta in maniera definitiva. Sul tavolo non c'è solo la regolarità nel versamento degli stipendi ma anche il recupero di quella retribuzione di secondo livello che è stata tagliata negli ultimi mesi. "Vogliamo uno stipendio dignitoso" una delle motivazioni alla base della protesta. Dall'indennità Erg che, tra la cifra sospesa e quella 'recuperata' pesa circa 140 euro mensili, alla mancata ricontrattazione del premio di risultato aziendale, altri 150 euro. Un salario ulteriormente provato da un anno di contratto di solidarietà avviato nel luglio del 2014 per evitare il licenziamento di 338 dipendenti e concluso nel luglio del 2015. All'inizio di novembre l'ultima notizia: l'apertura della procedura di licenziamento per 143 persone. 
 

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