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Cronaca San Paolo / Largo Giuseppe Veratti

Gli incendiano la porta dell'alloggio popolare: "Ora ho paura di uscire di casa". La polizia indaga

Ignoti hanno bruciato la porta dell'appartamento di un uomo di 58 anni che via in largo Giuseppe Veratti

"Ora ho paura di uscire di casa. Non butto la spazzatura da sabato. Mi organizzerò per la spesa, magari qualcuno me la porta". A parlare è Paolo - nome di fantasia -, un uomo di 58 anni che vive in una casa popolare del comune di Roma in largo Giuseppe Veratti. Qui, nel quartiere Marconi, l'uomo è conosciuto. "Ci vivo da sempre - dice a RomaToday - Sono regolare assegnatario". 

Ora, però, nel "suo" quartiere Paolo ha paura. Qualcuno lo ha violato. Qualcuno, nella notte tra venerdì e sabato, si è presentato davanti alla sua porta e ha appiccato un incendio. Doloso per la polizia che indaga e non ha dubbi sul gesto. Davanti all'uscio, la squadra della scientifica ha trovato e repertato una bottiglietta in plastica accartocciata dalle fiamme e del liquido infiammabile che dovrebbe essere benzina. 

Poi le tracce di nero. Colpa del fuoco che provava a farsi strada. "Fortunatamente la porta è blindata - racconta Paolo - Questo è stato un tentato omicidio". Era da poco passata la mezzanotte quando Paolo nota del fumo entrare in casa: "Credevo fosse un corto circuito elettrico in casa, ma così non era. Poi mi sono sporto dallo spioncino. Ho sentito dei rumori. Ho aperto la porta, ma non ho visto nessuno". Il 58enne rientra in casa, poi dieci minuti dopo l'incendio. 

"Ho sentito puzza di benzina e di bruciato. Fortunatamente vicino la porta metto una maglietta per coprire gli spifferi, si è imbevuta di benzina e ha attutito l'incendi, sennò il liquido e le fiamme sarebbero entrate", racconta Paolo che ha anche provato a spegnere le fiamme con un po' d'acqua, alla meno peggio. Ci sono voluti poi i pompieri a domare il rogo. 

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Paolo che è stato una guardia giurata per 14 anni, ora vive con il reddito di cittadinanza: "Spero me lo rinnovino. Sto cercando lavoro". Spaventato, non si dà spiegazione per il gesto: "Non ho capito se volevano vedere se fossi in casa per rubare all'interno, ma allora perché non fermarsi al primo tentativo e rifarlo dopo? Forse volevano vedere se casa fosse vissuta per occuparla?", è una ipotesi al vaglio di chi indaga che al momento non esclude nessuna ipotesi sul movente. 

Il 58enne romano, vuole sottolineare comunque che lui non ha problemi con nessuno: "Sono apartitico e apolitico. Non ho debiti, non ho litigato con nessuno, né ricevuto minacce. Non son un pusher o un assuntore, con la malavita io non centro. Se fosse stato un attacco personale, forse mi avrebbero bruciato la macchina. Io però vivo solo e ora ho paura anche di uscire di casa. Ho chiesto ad un amico se può buttarmi la spazzatura. Per la spesa mi sto attrezzando, in qualche modo farò". La denuncia è stata fatta. La polizia di Stato è al lavoro e anche la polizia locale di Roma Capitale, proprio perché l'immobile è del Campidoglio, ha fatto un sopralluogo nell'appartamento. 

"Vorrei che le forze dell'ordine pattugliassero di più la zona. Anche perché questa zona è chiacchierata. Fa gola", aggiunge Paolo in riferimento alla questione relativa proprio ad un appartamento che affaccia su largo Veratti. Un immobile di edilizia residenziale pubblica che più volte ha rischiato di essere abitato abusivamente senza diritto, ma che ogni volta è stato poi liberato. Ultimo tentativo nella mattinata di giovedì 16 giugno, quando una donna bosniaca di 35 anni è entrata dentro l'immobile ma è stata poi allontanata dagli agenti della polizia locale di Roma Capitale

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