Roghi tossici in campagna: sorpresi a bruciare rifiuti pericolosi in un braciere
La coppia sorpresa dai carabinieri nella zona di Sant'Angelo Romano
Sono stati denunciati per combustione illecita di rifiuti in concorso due uomini sorpresi ad appiccare dei roghi tossici. Sono stati i carabinieri a seguire la colonna di fumo sospetta che li ha portati in un terreno privato nelle campagne di Sant'Angelo Romano, in provincia di Roma, dove hanno poi sorpreso un uomo ad alimentare il fuoco.
Giunti sul posto i militari della locale stazione del comune della provincia nord est della Capitale, assieme ai carabinieri Forestali di Guidonia, hanno trovato un cittadino romeno che stava bruciando in un grosso braciere quelli che a prima vista sembravano dei rifiuti vegetali.
Da qui l'ispezione che ha portato alla luce il rogo di alcuni rifiuti speciali pericolosi, delle porte in formica che, nel momento della combusione esalano sostanze tossiche, quindi pericolose per la salute e per l'ambiente.
Accertato l'accaduto i carabinieri hanno quindi denunciato sia il cittadino romeno, esecutore materiale dei roghi tossici, che il proprietario del terreno.