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Cronaca Marcellina

Roghi tossici: rifiuti bruciati in due terreni, nei guai moglie e marito 'svuota cantine' abusivi

Frigoriferi, batterie, mobili, calcinacci e batterie venivano caricati su un autocarro e quindi bruciati, sprigionando diossina e idrocarburi

I rifiuti venivano recuperati, senza alcun permesso, in diverse zone di Roma, Guidonia e Marcellina. Poi caricati su un autocarro, quindi portati in due terreni dove venivano bruciati. Roghi che sprigionavano nell'aria idrocarburi e diossina.

E' quanto emerso dalle indagini dei militari del Nipaf e della stazione dei Carabinieri Forestali di Guidonia Montecelio che, su disposizione della Procura di Tivoli, hanno dato esecuzione ad una ordinanza cautelare dell'obbligo di dimora ad un 54enne e denunciato la moglie di 50 anni

I due, secondo quanto emerso dalle indagini del nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale e dal fascicolo della Procura, avevano messo in piedi un giro di combustione illecita dei rifiuti. Secondi i riscontri il marito utilizzava, con la complicità della moglie, un autocarro di proprietà dalla donna. 

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Sul mezzo, veniva caricati una serie di rifiuti speciali, come calcinacci e mobili, ma anche rifiuti speciali pericolosi, ossia frigoriferi, elettrodomestici, batterie per auto e cavi elettrici. Quinti il materiale di risulta veniva portato nel comune di Marcellina qui, in due aree di circa 15 metri quadrati l'una, venivano bruciati sprigionando nell'aria idrocarburi e diossina

A segnalare la serie dei roghi ai militari del Nipaf e ai Carabinieri Forestali, sono stati i residenti del piccolo comune in provincia della Capitale che hanno documentato diversi incendi nell'area. Da qui sono quindi iniziate le indagini che oggi hanno portato al blitz dei militari. L'autocarro usato dalla coppia è stato sequestrato. 

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