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Cronaca

Evasa da Rebibbia, ritrovata vicino Termini: con sé una parrucca per non farsi riconoscere

Dal giorno della fuga la donna ha vagato per la città senza quasi mai dormire, mangiando presso fast food

Fine della fuga per la 32enne bulgara evasa dal carcere di Rebibbia venerdì scorso. A bloccarla i i carabinieri della stazione di Roma Macao. La donna, le cui foto erano state diffuse a tutte le pattuglie sul territorio è stata riconosciuta dai militari nel corso del reticolo di controlli che l’Arma, quotidianamente, svolge nell’area della Stazione Termini in funzione sia preventiva che repressiva.

Per non farsi riconoscere la donna aveva con se una parrucca. Dal giorno della fuga la donna ha vagato per la città senza quasi mai dormire, mangiando presso fast food.

Con diversi precedenti per borseggio nella Capitale, molto spesso eseguiti con la complicità di connazionali,  la cittadina bulgara era stata condannata a 4 anni per furto e rapina ma si era allontanata in Germania dove grazie alla cooperazione di Polizia in Europa era stata rintracciata e arrestata. Una volta estradata in Italia, giunta a Fiumicino era stata portata al carcere di Rebibbia, venerdì scorso, da dove è poi scappata. 
   
Nella tarda serata di ieri, la donna è stata tradotta nuovamente presso il carcere di Rebibbia dove ha trascorso la notte e dove dovrà scontare il resto della pena. Nella stessa zona dove i Carabinieri l’hanno ritrovata, giovedì scorso, i Carabinieri avevano rintracciato un altro ricercato: un cittadino algerino di 36 anni, con precedenti, sospettato di aderire a gruppi terroristici di matrice islamica. 

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