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Cronaca Tor Pignattara / Via Gabrio Serbelloni

Per 14 anni ritira la pensione della madre morta. L'avvocato: "Non è stata lei"

Una settantenne dell'Alessandrino avrebbe ritirato la pensione della madre per i 14 anni successivi alla scomparsa della donna. Rinviata a giudizio, adesso dovrà risarcire l'INPS di 85mila euro

La signora Anna Maria si presentava puntualmente ogni mese allo sportello postale, esibendo la delega per ritirare la pensione della madre. Niente di strano, se non fosse che l'anziana donna era deceduta 14 anni fa all'età di 97 anni. A riportare la storia è Il Messaggero.

CONTO SALATO - La truffa è stata scoperta dall'INPS, che ha presentato alla donna residente nel quartiere Alessandrino, un salatissimo conto di 85mila euro da saldare entro la fine di luglio. Alla restituzione dei soldi incassati in questi anni (77.441€ + interessi) si aggiungerà la richiesta di rinvio a giudizio partita dal Tribunale di Roma.

RAGGIRO PLURIDECENNALE - Le indagini della procura, dimostrerebbero addirittura che la signora avrebbe incassato anche più di quanto stabilito dall'INPS. La madre della donna, infatti, nata nel 1901 è deceduta nel 1998, anno in cui la figlia ha iniziato ad incassare la sua pensione fino al giorno in cui è stata scoperta, per un ammontare complessivo di 112.926 euro più interessi.

IL LEGALE: "ACCUSE INFONDATE, NON É STATA LEI" - La signora Anna Maria si dichiara totalmente estranea alla vicenda e non è assolutamente intezionata a risarcire l'INPS. Il suo legale, l'avvocato Mario Murano, dice: "Le responsabilità della mia assistita non sono state dimostrate, si tratta di accuse infondate. Non è stata lei a ritirare la pensione della madre in questi anni, ma una 'sedicente' figlia che si spacciava per lei. Il riconoscimento sulla signora è stato operato in una maniera assurda, con una foto risalente a 15 anni fa. Contesteremo anche il risarcimento chiesto dall'INPS. Ci sono diversi elementi che potrebbero scagionare la mia assistita". 

TRUFFA SCOPERTA DALLA DIRETTRICE - A sollevare dei dubbi sulla truffa è stata la zelante direttrice dell'ufficio postale di via Serbelloni, che aveva sollecitato la donna ad aprire un conto per l'accreditamento diretto della pensione. La signora che riscuoteva la pensione, si era dimostrata irritata dopo le parole della direttrice, sostenendo che la madre fosse troppo anziana per questa tipologia di riscossione. Pur rassicurata del fatto che l'anziana signora non avrebbe avuto difficoltà a ritirare la propria pensione, la donna ha manifestato le sue rimostranze e non si è più presentata all'ufficio postale. A quel punto la direttrice ha avvisato i carabinieri e la Procura ha disposto l'identificazione della donna. Un ultimo particolare: la signora Anna Maria, vive in una casa popolare e percepisce una pensione di 954 euro che vanno sommati alla pensione di 1230 euro del marito. Se fosse dimostrata la sua colpevolezza non ci farebbe proprio una bella figura.

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