Violenta rissa tra ambulanti sotto i portici di piazza Vittorio, cinque arresti
A darsele di santa ragione due nuclei familiari. I rissanti, dopo essere stati bloccati dai carabinieri, sono poi stati trasportati in ospedale
Da una parta una famiglia di nepalesi, dall'altra due venditori ambulanti romani. Questi i protagonisti di una violenta rissa scoppiata sotto i portici di piazza Vittorio Emanuele II, all'Esquilino. A scongiurare il peggio i carabinieri della Compagnia Roma Piazza Dante, in presidio quasi fisso nella piazza del quartiere multietnico della Capitale. Le violenze nel pomeriggio di ieri 3 maggio, con i militari intervenuti per una furibonda lite tra venditori ambulanti.
Rissa tra ambulanti in piazza Vittorio
Cinque persone, tre cittadini del Nepal, padre e il figlio di 55 e 33anni e la moglie di 26 e un 52enne e una 27enne, entrambi romani, sono stati arrestati con l’accusa di rissa aggravata. Nello specifico, il 52enne, titolare di una licenza di venditore ambulante, posizionato con un banco vendite sotto i portici di Piazza Vittorio, a pochi metri da quello gestito dai cittadini del Nepal, ha chiesto a questi ultimi di spostarsi per consentire il passaggio di eventuali acquirenti.
Carabinieri sotto i portici di piazza Vittorio
Il capofamiglia nepalese, infastidito da tale richiesta, ha rifiutato di spostarsi, dando luogo, prima ad una lite verbale e poi ad una violente rissa. La zuffa è degenerata quando sono intervenuti, in aiuto, il figlio del 55enne, supportato dalla moglie e, la compagna del venditore ambulante romano.
Medicati in ospedale ed arrestati
I Carabinieri che si trovavano a pochi metri, hanno notato la scena e sono subito intervenuti, evitando conseguenze ben più gravi. Prima dell’arresto ai domiciliari, i cinque sono stati portati in ambulanza presso gli ospedali San Giovanni e Santo Spirito.