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Cronaca Ladispoli

Rissa tra clochard a Ladispoli: uomo in fin di vita al Gemelli

Denunciate cinque persone che saranno sottoposte al test del Dna

Una rissa furiosa ed uomo che lotta tra la vita e la morte al Policlinico Gemelli di Roma. E' il bilancio di quanto accaduto a Ladispoli nella notte tra sabato e domenica nei pressi  di un ponte all’ingresso della città. 

Uomo in condizioni gravi 

L’uomo, giunto in piena notte al pronto soccorso dell’Ospedale San Paolo di Civitavecchia è apparso immediatamente in gravi condizioni ed in stato di incoscienza. Per queste ragioni i sanitari ne hanno disposto il trasporto d’urgenza in eliambulanza presso l’Ospedale Gemelli, allertando il 113.

Le indagini

Da qui sono scattate le indagini. Gli investigatori  della squadra di polizia giudiziaria del commissariato di Civitavecchia diretto da Nicola Regna, dopo aver appreso che l’uomo stava per essere sottoposto ad intervento chirurgico e che non era in grado di riferire sull’accaduto, immediatamente si sono recati sul posto dove era stato soccorso per cercare di ricostruire la vicenda. Gli agenti, dopo aver contattato la Caritas, sono riusciti ad individuare il luogo in cui l’uomo,  assieme ad altri connazionali e ad un cittadino moldavo, aveva trovato riparo allestendo un rifugio di fortuna sotto un ponte.

Polizia sul luogo della rissa  

Giunti sul posto i poliziotti hanno trovato, in una situazione di enorme degrado, quattro clochard che stavano ancora riposando su giacigli di fortuna ottenuti con piumoni e coperte stese per terra. Poco distante, i poliziotti hanno notato delle coperte intrise di sangue, sottoposte a sequestro e delle tracce ematiche sparse per l’accampamento. Durante il controllo gli investigatori hanno appurato che anche gli altri senzatetto presentavano vistose ferite dovute presumibilmente ad una colluttazione.

Denunciati e sottoposti al test del Dna 

Accompagnati presso gli uffici del commissariato e sentiti in merito a quanto accaduto, i quattro fornivano versioni discordanti asserendo di non sapere cosa fosse successo e di non ricordare nulla della sera prima. Dopo aver raccolto le testimonianze dei 5 uomini, questi venivano denunciati in stato di libertà per rispondere dei reati di rissa e lesioni gravi, dopo essere stati foto segnalati e sottoposti a prelievi del DNA.

Proseguono le indagini alla ricerca di tracce biologiche utili alla ricostruzione della vicenda, al fine di accertare eventuali responsabilità in relazione alle gravissime lesioni riportare dal ferito, nonché per risalire ai motivi che hanno scatenato la rissa, presumibilmente mossa dalle condizioni di degrado in cui vivevano gli uomini e dall’abuso di sostanze alcoliche.
   

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