Movida violenta: prima la lite in discoteca, poi gli spari contro i rivali
Due i feriti, un 19enne ricoverato al Casilino e un 14enne al Policlinico Tor Vergata. Entrambi sono stati colpiti da proiettili esplosi da uno scooter
Nuovo inquietante episodio di movida violenta nella Capitale. E' l'esterno di una discoteca della zona di Giardinetti il teatro in cui si sviluppa una rissa poi degenerata in due veri e propri inseguimenti da far West. A farne le spese due giovanissimi, un 19enne e un 14enne, inseguiti, in due situazioni diverse, da uno scooter e finiti colpiti entrambi alla spalla dai proiettili esplosi da quelli che, verosimilmente, erano stati i loro 'rivali' poco prima nella rissa.
LA LITE - Tutto infatti ha inizio in discoteca. Sono quasi le due della notte tra giovedì 30 aprile e venerdì 1 maggio quando, per futili motivi, inizia la bagarre tra due gruppi di giovani. Una ventina di ragazzi coinvolti in quella che da lite verbale si trasforma in un vera e propria rissa. Sono giovanissimi i protagonisti. Tra loro molti minorenni. C'è chi chiama i carabinieri che arrivano sul posto con tre auto. Tanto basta per disperdere i rissanti e far cessare il caos.
L'INSEGUIMENTO - Tutto sembra finito, ma evidentemente non è così. Nelle due ore successive infatti al Policlinico Casilino e a Tor Vergata si presentano due ragazzi. Il primo ha 19 anni, il secondo 14 anni. Entrambi hanno ferita d'arma da fuoco, entrambi colpiti alla spalla. A sparare due 'rivali' a bordo di uno scooter. Si tratterebbe, secondo quanto ipotizzano i carabinieri della Compagnia di Frascati, dei protagonisti della rissa di poco prima che, animati da vendetta, avrebbero intrapreso un inseguimento con l'auto e, una volta raggiunta hanno esploso diversi colpi d'arma da fuoco.
I DUE FERITI - I due feriti, secondo quanto accertato sinora, non sarebbero amici. Erano presenti all'esterno della discoteca e si sta cercando di capire se e in che modo si siano trovati coinvolti nella rissa. I due comunque non sarebbero andati via insieme. Gli aggressori quindi avrebbero organizzato due spedizioni punitive. Obiettivo delle indagini è ora quello di dare un volto a chi ha sparato. A riannodare i fili dell'intera vicenda sono i carabinieri della Compagnia di Frascati diretti dal Capitano Melissa Sipala.
