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Cronaca

Aumenti Atac dieci giorni dopo: autisti e utenti uniti nelle critiche all'azienda

A dieci giorni dal via agli aumenti, siamo andati in giro sugli autobus romani per raccogliere le reazioni della gente. La sorpresa? Gli autisti dell'Atac danno ragione agli utenti

"Gli utenti più colpiti sono le persone anziane e gli studenti - ci dice un edicolante - che oltre a lamentarsi degli aumenti, incolpano Atac di aver complicato il modo di poter acquistare un abbonamento. Ora bisogna seguire un iter burocratico assai complicato, andare alle sedi centrali consegnare dei moduli e dei documenti che attestino lo status e poi fare un abbonamento annuale da pagare tutto insieme." 
Le regioni che espone l'edicolante sono le ragioni dei cittadini comuni che ogni volta che acquistano un biglietto: "Sono sempre pronti a trovare qualcosa che non va, è una beffa, e mi sono anche stancato di sentire gente che si lamenta di continuo."
 
Da pochi giorni è stato attivato il nuovo quadro delle tariffe dei mezzi pubblici della capitale e i malumori tra i cittadini non si placano; così come non si arrestano le proteste, con azioni più o meno condivisibili, di collettivi e comitati che si battono contro il rincaro dei biglietti.  Il biglietto ordinario, passa da €1,00 a €1,50 (aumentando anche la validità, da 75 a 100 minuti), il mensile personale costa €35,00, quello impersonale €53,00, l’annuale €250,00, con una media di aumento del 36%. I titoli di viaggio ordinari continuano a non essere validi per le tratte Cotral, Tiburtina/Termini-Fiumicino e il treno diretto Termini-Aeroporto Fiumicino. Sono rimaste invece invariate le agevolazioni per gli studenti fino a 26 anni e per gli under 20 residenti a Roma, per gli anziani e invalidi. Tra le nuove categorie che beneficiano degli sconti sull’acquisto dei biglietti Atac arrivano anche le vittime del terrorismo, i perseguitati razziali e i rifugiati politici. Coloro che rientrano in queste ultime categorie, per usufruire delle agevolazioni, devono recarsi in biglietterie Atac con la documentazione adatta.
 
Si potrebbe girare tutta Roma e non trovare proprio nessuno che parla bene del servizio pubblico capitolino. Persino gli autisti non riescono a trovare ragioni a favore di Atac: "Che ti posso dire io - riferisce uno di loro - lavoro qui da piu di dieci anni e nulla è stato fatto per migliorare il servizio, anzi noi abbiamo denunciato più volte la mancanza di personale e di linee. L'aumento è legato all'inflazione e all'aumento del carburante? - continua - noi vorremmo che venisse fatto qualcosa per gli utenti e che non si pensasse solo agli incassi che poi servono a ripianare errori di mala gestione."
 
Insomma, non corre certo simpatia tra i romani e l'azienda cittadina di mobilità: "come possiamo sperare di avere un servizio migliore - cerca di spiegarmi una signora - lo vede, siamo stretti come sardine in questo bus e ho aspettato 20 minuti per prenderlo, e questi che fanno: aumentano le tariffe quando gli pare e come gli pare, senza pensare che con questa crisi, l'ennesimo aumento ci darà un altro duro colpo a noi pensionati."
Ribatte un signore: "questi invece di incentivarci a prendere i mezzi pubblici, fanno in modo che cominciamo ad odiarli, non so che politica seguono ma come vogliono che la gente usi i mezzi pubblici se qui è tutto uno schifo?" 
 
La discussione comincia a prendere corpo in tutta la parte posteriore del bus, ognuno cerca di dire la sua e di sottolineare anche il più piccolo particolare che non va nel servizio. Una cosa però è chiara: oltre a lamentarsi il cittadino comune è consapevole che per essere una città vivibile, Roma ha bisogno di un servizio pubblico efficiente.
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