Rignano Flaminio: rinviati a giudizio i cinque imputati
Il giudice per le udienze preliminari ha disposto il processo, che inizierà il 27 maggio, per Annalisa Pucci e Silvana Magalotti e per la bidella Cristina Lunerti e l'autore tv Gianfranco Scancarello
Redazione
12 febbraio 2010 15:44
Svolta nella vicenda dei presunti abusi sessuali ai danni dei bambini dell'asilo Olga Rovere di Rignano Flaminio. Il gup di Tivoli, Pierluigi Balestrieri, ha disposto il rinvio a giudizio dei cinque imputati.
A processo, che inizierà il prossimo 27 maggio, andranno le tre maestre Patrizia Del Meglio, Annalisa Pucci e Silvana Magalotti. Rinviati a giudizio anche la bidella Cristina Lunerti e l'autore tv, marito della Del Meglio, Gianfranco Scancarello.
Gli avvocati, Croppi per Patrizia Di Meglio e Scancarello e Naso per Marisa Pucci, si sono detti sconcertati: "E' un provvedimento sconcertante, ma siamo pronti ad affrontare un processo dove dimostreremo l'innocenza dei nostri assistiti. Siamo in presenza di una decisione paradossale: in dibattimento ci dovremo confrontare sugli stessi indizi che sia il riesame che la cassazione avevano ritenuti insussistenti e contraddittori".
C'è anche un commento politico alla decisione del giudice di Tivoli. Il sottosegretario Giovanardi parla di "ennesimo esempio di una giustizia malata, impermeabile alle ragioni del buon senso e alle stroncature della cassazione, di cui sono vittime bambini che non potranno che stare peggio in un processo infinito e imputati con accuse inverosimili sulle quali non è stato portato uno straccio di prova".
A processo, che inizierà il prossimo 27 maggio, andranno le tre maestre Patrizia Del Meglio, Annalisa Pucci e Silvana Magalotti. Rinviati a giudizio anche la bidella Cristina Lunerti e l'autore tv, marito della Del Meglio, Gianfranco Scancarello.
Gli avvocati, Croppi per Patrizia Di Meglio e Scancarello e Naso per Marisa Pucci, si sono detti sconcertati: "E' un provvedimento sconcertante, ma siamo pronti ad affrontare un processo dove dimostreremo l'innocenza dei nostri assistiti. Siamo in presenza di una decisione paradossale: in dibattimento ci dovremo confrontare sugli stessi indizi che sia il riesame che la cassazione avevano ritenuti insussistenti e contraddittori".
C'è anche un commento politico alla decisione del giudice di Tivoli. Il sottosegretario Giovanardi parla di "ennesimo esempio di una giustizia malata, impermeabile alle ragioni del buon senso e alle stroncature della cassazione, di cui sono vittime bambini che non potranno che stare peggio in un processo infinito e imputati con accuse inverosimili sulle quali non è stato portato uno straccio di prova".
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12 febbraio 2010 15:44
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