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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Civitavecchia / Via dell'Amba Aradam

Lite tra rifugiati finisce in tragedia: giovane perforato al polmone con una bottiglia rotta

La rissa nei pressi di un bar di via Amba Aradam a Civitavecchia. Il presunto aggressore rintracciato dagli agenti poco dopo, è un 23enne

Tentato omicidio a Civitavecchia a seguito di una lite per futili motivi iniziata poco dopo la mezzanotte in via Amba Aradam nei pressi di un bar. La discussione tra due rifugiati extracomunitari è subito degenerata ed è finita con il ferimento di uno dei due e l’arresto in Commissariato dell’altro. Alcuni cittadini presenti vedendo il ragazzo a terra hanno avvertito la Polizia.

FERITA ALL'ADDOME - Quando la pattuglia è arrivata sul posto, ha trovato il giovane, un profugo del Ciad, in grave condizioni, che presentava una grossa ferita all’addome.Lo stesso è stato soccorso da personale medico che,  constatata la presenza di una ferita da arma bianca ha provveduto ad accompagnare il giovane presso il vicino ospedale.

PERFORAZIONE DEL RENE - Il giovane che presentava una perforazione del rene sinistro, è stato ricoverato in codice rosso e sottoposto a un delicato intervento chirurgico e tutt’ora in gravi condizioni, si trova in prognosi riservata. Gli investigatori del Commissariato di Civitavecchia diretti dal dottor Giovanni Lucchesi, hanno iniziato le attività di indagini per cercare l’arma e il feritore.

BOTTIGLIA ROTTA - Durante i sopralluoghi, i poliziotti hanno trovato i frammenti di una bottiglia rotta, probabilmente usata per il ferimento. I testimoni hanno riferito ai poliziotti, di aver visto litigare due extracomunitari e che uno dei due dopo aver colpito l’altro con una bottiglia  si era allontanato. Entrambi i giovani erano soliti frequentare la zona in quanto risiedevano nelle vicinanze.

PRESUNTO FERITORE - Gli agenti si sono recati nell’abitazione degli extracomunitari, dove hanno identificato tre persone tra cui il presunto feritore, un 23enne nigeriano, in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato. Gli altri inquilini hanno riferito ai poliziotti che i due avevano litigato per futili motivi, e, che lo stesso aggressore aveva confessato di aver ferito il coinquilino quando era rientrato.

MAGLIA SPORCA DI SANGUE - Inoltre il giovane indossava una maglietta bianca sporca di sangue, presumibilmente della vittima, che è stata sottoposta a sequestro dagli agenti per essere analizzata.Al termine delle indagini e delle verifiche degli investigatori, il 23enne è stato arrestato per il reato di tentato omicidio.

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