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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Compro Oro con truffa, gioielliere denunciato per ricettazione

Un titolare di 7 attività Compro Oro nella Capitale è stato denunciato dalla Polizia per ricettazione, truffa e per aver esercitato illegalmente l'attività di agenzia di prestiti su pegno. Trovati nei suoi locali 800.000 euro di oro e argento non registrati; oltre 200 le vittime nell'ultimo mese

“In tempo di crisi economica sono molte le famiglie che non riescono a far quadrare i conti. Questa situazione sta agevolando molto le attività di compravendita di oro e oggetti e preziosi, disposte a fornire contante in poco tempo e con poche domande”. Il Direttore della Polizia Amministrativa, Edoardo Calabria, ha spiegato con queste parole l’aumento esponenziale delle attività di Compro Oro e prestito su pegno nella Capitale. Lo ha fatto nel corso di una conferenza stampa dedicata alla recente denuncia di un titolare di 7 negozi di questo tipo (5 con licenza e 2 abusivi, ndr) accusato di ricettazione, truffa e di aver esercitato illegalmente  l’attività di agenzia di prestiti su pegno

L’OPERAZIONE – Da tempo gli agenti tengono sotto controllo questo giro d'affari riuscendo, dopo una operazione mirata, a sgominare un business impressionante: “L’uomo, un romano di 35 anni, era titolare di 5 licenze regolari, rilasciate da noi, ma aveva aperto comunque altri due punti vendita abusivi. Ad insospettirci era stato, nel corso di alcune operazioni di pedinamento ed osservazione, il pochissimo tempo entro il quale i clienti entravano ed uscivano” ha aggiunto Calabria, considerati i molti documenti da compilare per effettuare anche il più esiguo prestito su pegno. “Una volta fermato il titolare – continua Calabria – lo abbiamo trovato con un casco da moto in mano, mentre usciva dal locale; una volta fermato ha poi affermato di non trovare le chiavi dell’auto. A quel punto gli agenti, dopo avergli fatto notare la contraddizione casco/auto, hanno proseguito alla perquisizione del suo veicolo a due ruote, rinvenendo una busta con dentro 1 Kg di oro”.

Da lì è iniziata una perquisizione generale di tutti i suoi negozi che ha portato alla luce una vera fortuna: “20 kg di oro, 10 kg di argento, orologi, pietre preziose e addirittura una protesi dentaria in oro (segno della disperazione delle persone, disposte a tutto pur di ottenere denaro liquido, ndr) sono stati sequestrati perché privi di registrazione; per un totale di 770.000 euro (considerato la valutazione dell’oro di oltre 34 euro al grammo, ndr), escluse le pietre ancora non valutate” è stato comunicato sempre durante la conferenza. Tutte le commesse che lavoravano nei due negozi, inoltre, sono state trovate prive di regolare contratto di lavoro e di autorizzazione alla vendita.

“Il 35enne stipulava illegalmente polizze al portatore per il prestito su pegno, pretendendo dai legittimi proprietari un supplemento del 20% al momento del riscatto, anche a distanza di pochissimi giorni – dichiara ancora il Direttore – inoltre non possedeva neanche le licenze per effettuare prestiti su pegno; non possedeva un registro, obbligatorio, per registrare tutti i movimenti e, dalle polizze rinvenute, si presuppone che le vittime di questo raggiro fossero più di 200 solo nell’ultimo mese”. Calabria spieta poi che "non tutti i titolari di compro oro però sono disonesti, nel corso dei controlli sono molte le attività trovate in regola”.

LA RICETTAZIONE – L’uomo, definito dai poliziotti ‘furbo e preparato’, ricettava anche oggetti preziosi: “Acquistava gioielli e oggetti preziosi vari da dei nomadi di Viale Marconi, si intuisce dalle posate d’argento trovate piegate (operazione eseguita dai ladri per facilitare i furti, ndr). Accettava inoltre gioielli ‘senza mercato’ invenduti dagli altri gioiellieri. In questo modo l’uomo, che aveva un contratto di franchising con una società del settore, riusciva a raggirare i controlli ed a rivendere la merce attraverso canali preferenziali, ottenendo così un maggiore profitto.

Per chi fosse stato vittima di furti, sarà possibile visionare il catalogo degli oggetti sequestrati messo a disposizione sul sito della Polizia, e nel caso riconoscesse merce di sua proprietà potrà andare qui in Questura per la verbalizzazione ed l’eventuale restituzione.

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