I ricci di mare di Palermo pescati a Roma: quattro pescatori nei guai
I sub palermitani presi con un ricco bottino di circa 8.000 ricci di mare
Ottomila ricci di mare. Un bottino da portare dal litorale a nord di Roma a Palermo. Il piano di quattro pescatori non professionali palermitani stava per andare in porto, ma ha trovato ostacolo insormontabile nella guardia di Finanza che ha posto fine all'ennessima battuta di pesca illegale di ricci di mare al largo del litorale nord di Roma. I quattro hanno raccolto abusivamente un quantitativo eccedente il limite stabilito dalla vigente normativa, fissato nella misura massima di 50 ricci di mare per singolo pescatore non professionale.
Multa e sequestro
Ai quattro sub sono state sequestrate le attrezzature utilizzate per l’immersione e quelle per la pesca; inoltre sono state comminate sanzioni amministrative per €. 24.000. L’intero quantitativo del pescato, ancora vivo, è stato reintrodotto in mare.
La pesca illegale
L’attività svolta dal "Roan" di Civitavecchia nel settore della pesca illegale di ricci di mare sul litorale a nord di Roma ha portato, negli ultimi mesi, al sequestro di oltre 18.000 ricci di mare ed alla verbalizzazione di 9 soggetti, con oltre € 40.000,00 di sanzioni amministrative applicate in materia di pesca illegale.
Il fenomeno, che vede coinvolti soggetti che agiscono abitualmente e, spesso in maniera reiterata, nel tratto di costa tra Civitavecchia e Santa Marinella (Roma), arreca non solo un danno ingente al commercio ed alla leale concorrenza della filiera ittica, bensì impatta, in maniera devastante, sul delicato equilibrio biologico dell’ecosistema marino.
La condotta illegale stupisce soprattutto per la provenienza dei soggetti coinvolti che, per accaparrarsi la “preziosa” merce, sono disposti a lunghi spostamenti da diverse località del sud Italia pur di raggiungere l’obiettivo sperato.