Scuola, si ricomincia: niente psicosi per l'influenza A
Tra lunedì e martedì tornano sui banchi i ragazzi delle scuole di Roma. Leggendo giornale e quotidiani sembra dilagare la psicosi. Andando a sentire i presidi però la situazione è tranquilla e di paura epidemia neanche l'ombra
“Non disponiamo di un’anagrafe di interventi relativi alla prevenzione del contagio del virus dell’influenza suina in tutte le scuole romane”, ha commentato Giorgio Rembado, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi. "Di sicuro esse stanno approntando interventi di informazione agli studenti sulle norme igieniche, fin all’apertura dell’anno scolastico".
Precauzione e massimo rispetto dell’igiene personale, risuona il diktat generale, ma niente allarmismi o misure eccezionali, salvo casi limite come la decisione radicale adottata dalla dirigente dell’Istituto tecnico per il turismo “Colombo” (che ha già riattivato le lezioni), Ester Rizzi, che ha autorizzato il ritorno in aula degli alunni previa presentazione di un certificato medico.
I genitori sono stati informati tramite lettera del provvedimento predisposto al fine di scongiurare il pericolo di una epidemia dell'influenza A.
Nel 61% delle scuole romane manca il sapone, nel 69% l’asciugamano usa e getta |
Disposizione accolta anche dal dirigente del liceo classico Dante Alighieri, protagonista lo scorso maggio insieme al Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II, di una chiusura precauzionale di alcuni giorni, dopo il ritorno di alcune classi da un campo scuola a New York dove alcuni liceali avevano contratto il virus dell’A/H1N1. “Attendiamo in merito le direttive del Ministero dell’Istruzione sulle misure per la profilassi, che saranno a breve comunicate”, sostiene con pacatezza il preside Carlo Mari. “Ci appelliamo comunque ad un comportamento degli studenti dettato dal buon senso, nel rispetto delle norme basilari dell’igiene, come non bere dallo stesso bicchiere, lavarsi le mani… Cerchiamo di ottenere la massima igiene nell’istituto, tenendo le aule sempre pulite, tramite l’uso di disinfettanti, da sempre utilizzati. Ma senza creare allarmismi.”.
E l’ipotesi ventilata di installare negli istituti erogatori di battericidi e disinfettanti ad uso personale come l’amuchina? “Una soluzione estrema”, secondo il dirigente, da contemplare “insieme ai rappresentanti dei genitori, all’avvio dell’attività. Non sembra comunque una misura urgente, più raccomandabile ed ovvio invece curare più che mai l’igiene personale. Da un riscontro avuto con altri dirigenti scolastici, sembrerebbe più plausibile limitare la mobilità degli alunni all’estero, innanzitutto perché l’aereo stesso potrebbe essere un luogo a rischio per il contagio”.
Da Cittadinanzattiva Lazio infine, un altro campanello d’allarme: nel 61% delle scuole romane manca il sapone, nel 69% l’asciugamano usa e getta. Lo rileva il settimo Rapporto Imparare sicuri su sicurezza, qualità e comfort delle nostre scuole, che sarà presentato il 17 settembre. Urgente la richiesta alle istituzioni di dotare tutte le scuole romane di sapone e asciugamani usa e getta per prevenire la diffusione dell'influenza A.
“Una situazione”, scrive in una nota l’associazione, che ormai riscontriamo da anni, ma che quest’anno assume per tutti un significato particolare. Non ci può interrogare sulla opportunità o meno di ritardare l’inizio della scuola o di chiudere quelle che presenteranno un certo numero di casi, se mancano le misure ordinarie e quotidiane di igiene e prevenzione della diffusione del virus”.