Riano: manifestazione dei cittadini "sotto sequestro"
I proprietari delle abitazioni site a Riano, alle porte della capitale, poste sotto sequestro lo scorso 10 dicembre e che dovranno abbandonarle perchè abusive entro il 10 gennaio, manifestano per il loro diritto alla casa
Giulia Serventi Longhi
07 gennaio 2009 13:09
E'successo poco prima di Natale. Un intero paese è stato preso e posto sotto sequesto perchè completamente abusivo. Il complesso di abitazioni di recente costruzione si trova tra la via Flaminia e la via Tiberina nei pressi del comune di Riano che è indagato per aver concesso permessi irregolari per la loro costruzione.
A coordinare l'operazione che ha portato il corpo forestale al sequestro avvenuto il 10 dicembre è la Procura della Repubblica di Tivoli. Iscritti al registro degli indagati sono 193 persone a cui è contestato il reato di lottizzazione abusiva. Tra loro i titolari delle singole concessioni edilizie, i direttori dei lavori, i costruttori e funzionari dell'Ufficio tecnico del Comune di Riano.
Ora, prima di procedere con le ruspe, la parola è passata a quelle famiglie che lo stesso 10 dicembre si sono viste sequestrare le proprie abitazioni, che abusive o meno, avevano acquistato regolarmente.
Da circa un'ora 200 famiglie "sotto sequestro" stanno manifestando davanti al palazzo di giustizia di Tivoli. Fischietti e cartelloni per ribadire il loro diritto ad una casa: "Giù le mani dalle nostre case" e "10 dicembre 2008 morte della giustizia - 9 gennaio 2009 le esequie".
Proprio il 10 gennaio infatti queste famiglie dovranno lasciare la loro abitazione, ma visto quello che sta accadendo c'è da credere che ciò non avevrrà in modo pacifico. Una delegazione dei manifestanti ha chiesto di incontrare il procuratore capo di Tivoli Luigi De Ficchy, ma gli addetti hanno fatto sapere che ciò non è previsto dalla procedura.
Sotto il palazzo anche il sindaco di Riano, Nicola Regano. Neanche a lui è stata concessa l'udienza. Si richiede un'immediata proroga allo sgombro come già concessa a 6 famiglie (composte di bambini, anziani e malati) dopo che il Tribunale del riesame di Roma ha rigettato il ricorso di 80 proprietari e non si è ancora espresso sulle restante trentina.
A coordinare l'operazione che ha portato il corpo forestale al sequestro avvenuto il 10 dicembre è la Procura della Repubblica di Tivoli. Iscritti al registro degli indagati sono 193 persone a cui è contestato il reato di lottizzazione abusiva. Tra loro i titolari delle singole concessioni edilizie, i direttori dei lavori, i costruttori e funzionari dell'Ufficio tecnico del Comune di Riano.
Ora, prima di procedere con le ruspe, la parola è passata a quelle famiglie che lo stesso 10 dicembre si sono viste sequestrare le proprie abitazioni, che abusive o meno, avevano acquistato regolarmente.
Da circa un'ora 200 famiglie "sotto sequestro" stanno manifestando davanti al palazzo di giustizia di Tivoli. Fischietti e cartelloni per ribadire il loro diritto ad una casa: "Giù le mani dalle nostre case" e "10 dicembre 2008 morte della giustizia - 9 gennaio 2009 le esequie".
Proprio il 10 gennaio infatti queste famiglie dovranno lasciare la loro abitazione, ma visto quello che sta accadendo c'è da credere che ciò non avevrrà in modo pacifico. Una delegazione dei manifestanti ha chiesto di incontrare il procuratore capo di Tivoli Luigi De Ficchy, ma gli addetti hanno fatto sapere che ciò non è previsto dalla procedura.
Sotto il palazzo anche il sindaco di Riano, Nicola Regano. Neanche a lui è stata concessa l'udienza. Si richiede un'immediata proroga allo sgombro come già concessa a 6 famiglie (composte di bambini, anziani e malati) dopo che il Tribunale del riesame di Roma ha rigettato il ricorso di 80 proprietari e non si è ancora espresso sulle restante trentina.
Giulia Serventi Longhi
07 gennaio 2009 13:09
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