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Cronaca Centro Storico / Via di San Vitale

Il Questore D'Angelo saluta la Capitale: "Lascio una Roma più sicura"

Il neo prefetto di Viterbo lascia l'incarico a Guido Marino: "Orgoglioso di essere stato a Roma. Gli consegno una grande squadra che sono sicuro otterrà importanti successi"

Per risolvere i  problemi della città di Roma bisogna innanzitutto "amarla". Così Nicolò Marcello D'Angelo si è congedato dall'incarico di Questore dopo essere stato nominato alla Prefettura di Viterbo. Come già annunciato lo scorso venerdì al posto del dirigente trapanese è stato nominato Guido Marino, arrivato nella Città Eterna dopo essere stato Questore di Napoli. Proprio in occasione dei suoi saluti, il neo prefetto D'Angelo ha rivolto i propri ringraziamenti ai rappresentanti del mondo dell'informazione, sottolineando innanzitutto la propria gratitudine per le donne e gli uomini della Questura di Roma, che con professionalità e grandissimo sacrificio hanno garantito la sicurezza delle città in un momento tra i più difficili della storia del Paese.

ROMA CITTA' SICURA - Il Prefetto D’Angelo ha poi condiviso l’auspicio che i cittadini romani, le istituzioni tutte e gli attori delle Capitale prendano consapevolezza che, per risolvere gli innumerevoli e complessi problemi della città, bisogna "amarla". "Roma è una città sicura, con un trend di reati fortemente in calo, ma soprattutto portatrice di una storia, una tradizione ed una capacità di accoglienza senza uguali nel mondo".

"ULTIMO DEI DINOSAURI" - "Al mio successore (Guido Marino, ndr) lascio una grande squadra, fatta di grandi uomini e grandi professionisti che voglio ringraziare uno ad uno. Sono 45 anni che sono qui e posso considerarmi l'ultimo dei dinosauri della Questura di Roma. Questa è una grande città che va amata un po' di più, bistrattandola non facciamo un favore a noi stessi". "Lascio una città - ha concluso D'Angelo - che é migliorata moltissimo sotto il piano della sicurezza, e i risultati lo dimostrano".

SICUREZZA NELL'ANNO DEL GIUBILEO -  In occasione del cambio al vertice della Questura di via San Vitale, la polizia romana ha divulgato i dati relativi all'impegno profuso dalla stessa nel corso del 2016. Un anno caratterizzato dal massiccio impegno messo in campo per garantire la sicurezza in occasione del Giubileo della Misericordia, con la Città Eterna visitata da 21 milioni di pellegrini, protetti da 168.097 unità operative dislocate in tutta la provincia compresi artificieri, unità cinofile, reparti a cavallo, specialisti antiterrorismo, unità marittime e fluviali. 

REATI IN CALO - Tra i dati risaltano all'occhio quelli relativi all'andamento della criminalità con il confronto tra i numeri del 2015 e quelli del 2016. Nel corso dell'anno scorso sono infatti diminuiti i numeri relativi agli omicidi (meno 53 per cento rispetto al 2015), così come quelli sulle violenze sessuali, 225 quelle accertate nel 2016 contro le 249 dell'anno precedente (meno 9,6 per cento). Stesso trend per i  furti (meno 15,8 per cento). E segno meno anche per rapine e truffe (meno 10 per cento). 

AUMENTANO ESTORSIONI ED ARRESTI - Sempre paragonando i dati del 2015 con quelli del 2016 sono risultati invece in aumento le estorsioni (519 nel 2016 contro le 489 dell'anno prima, con un più 6 per cento). Maggori anche i reati legati al mondo degli stupefacenti (più 14 per cento). Segno più anche per gli arresti (più 16,5 per cento), con una diminuzione invece delle denunce (11748 quelle del 2016 e 12960 quelle del 2015). 

OPERAZIONI DELLA SQUADRA MOBILE - La Polizia di Roma ha poi divulgato i numeri dell'impegno degli investigatori della Squadra Mobile che nel corso del 2016 hanno effettuato 407 arresti. Importanti anche i numeri dei sequestri di esplosivi (13 chili) e delle sostanze stupefancenti (oltre una tonnellata tra eroina, cocaina, cannabinoidi e sintetiche). 

D'Angelo e Muscari-2

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