Due colpi in pochi minuti: banda di quattro rapinatori semina il panico al Portuense
Il primo colpo in via Ressi ai danni di due giovani che dopo aver messo in fuga il branco, ha rischiato l'investimento. Pochi minuti dopo ad essere rapinate due donne in via degli Irlandesi
Potrebbero essere la banda di rapinatori seriali che da qualche tempo imperversa nella zona del Portuense. Ieri, nel giro di pochi minuti, i quattro hanno colpito due volte, tra via Ressi e via degli Irlandesi.
VIA RESSI - Nel primo caso due giovani seduti su una panchina in via Ressi sono stati avvicinati da quattro giovanissimi, arrivati a bordo di un’auto. I giovani secondo quanto riferito dalle vittime di etnia rom, hanno iniziati a minacciarli con un coltello e con un grosso cacciavite, intimando loro di dargli le chiavi dello scooter che avevano parcheggiato accanto. I due ragazzi però hanno reagito all’aggressione e hanno messo in fuga i quattro balordi i quali però, per tutta risposta, hanno tentato di investirli prima di allontanarsi. I due hanno allertato la polizia.
VIA DEGLI IRLANDESI - Mentre la Volante ascoltava il racconto della prima tentata rapina, un’altra segnalazione è arrivata alla sala operativa della Questura. In via degli Irlandesi due donne sono state avvicinate da quattro malviventi che, minacciatele con un cacciavite, si sono fatti consegnare le loro borse.
LE RICERCHE - Immediatamente sono scattate le ricerche nella zona. Dopo poco l’auto sospetta è stata intercettata da una pattuglia del Reparto Volanti in via Scarperia e, dopo un breve inseguimento, è stata bloccata. Tre degli occupanti però sono riusciti a fuggire, mentre il quarto è stato bloccato dagli agenti.
L’auto in questione aveva un vetro sfondato e il blocchetto di accensione forzato, quindi con ogni probabilità era stata appena rubata.
AUTO RUBATA - Il giovane ragazzo fermato, che dopo alcuni accertamenti è risultato essere appena quattordicenne, è stato comunque arrestato con l’accusa di rapina. Gli inquirenti stanno intanto stringendo il cerchio intorno agli altri tre malviventi, che sarebbero connazionali dell’arrestato e domiciliati nello stesso campo nomadi. Il sospetto è che i quattro facciano parte di una banda che da qualche tempo imperversava nella zona e che aveva messo a segno diverse rapine.
