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Cronaca Alessandrino / Via del Grano

Assalti violenti agli anziani: preso il rapinatore di Roma est. Nei quartieri ronde per acciuffarlo

Il 23ennne è stato scovato dalla polizia al Pigneto e riconosciuto colpevole di due aggressioni all'Alessandrino

Ha messo a segno due rapine all'Alessandrino ma potrebbe essere colpevole di altre violente aggressioni avvenute fra luglio ed agosto scorsi nel quadrante est della Capitale. Nel mirino dell'uomo gli anziani residenti fra le zone dell'Alessandrino, Tor Sapienza e La Rustica. Un vero e proprio allarme sociale tanto da portare gli abitanti del quadrante compreso fra la via Prenestina e la via Casilina a fare delle ronde di quartiere a 'caccia del bandito'. A mettere fine alle scorribande del "terrore di Roma est" la polizia, che ha arrestato il malvivente, un 23enne del Mali riconosciuto colpevole di due rapine messe a segno in via del Grano.

Negli ultimi mesi è sorto un profondo allarme sociale tra i residenti nel quadrante Alessandrino, Tor Sapienza, La Rustica, a causa di numerose rapine avvenute tutte in tarda serata e ai danni soprattutto di persone anziane. Tutte le vittime, in sede di denuncia, hanno riferito dinamiche pienamente combacianti, raccontando di essere stati avvicinati da un extracomunitario di giovane età il quale, dopo aver approcciato con il pretesto di chiedere l'elemosina, estraeva un grosso coltello da cucina e minacciava di ucciderli se non gli avessero consegnato quanto in loro possesso. 

Nella notte del 15 luglio scorso, il malvivente seriale ha portato a termine ben due colpi a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro: il primo ai danni di un cittadino che transitava in via del Grano, e l'altro nei confronti di un altro malcapitato in una strada poco distante. La spregiudicatezza del  rapinatore, il cospicuo numero di vittime e l'apparente "impunità" del reo, che sembrava "svanire" dopo ogni colpo per poi riapparire soltanto a quello successivo, hanno creato una profonda ferita nell'opinione pubblica e un conseguente allarme sociale tra i cittadini, che si sono organizzati in vere e proprie "ronde di quartiere".

Da tale fenomeno ha avuto origine una delicata e capillare attività d'indagine posta in essere dagli investigatori del V Distretto Prenestino, diretto da  Roberto Arneodo, i quali sono riusciti, al termine di un'estenuante operazione, a dare un nome ed un volto  a colui che era diventato il "terrore del Prenestino", identificando un uomo originario del Mali, gravato da numerosi precedenti di polizia in ordine a reati di tipo predatorio, pienamente corrispondente alle descrizione dei malcapitati. 

Ne è susseguita un'incessante ricerca che ha avuto il suo culmine nel cuore  del quartiere "Pigneto", dove la fuga del rapinatore seriale è stata finalmente interrotta: transitando in via Ascoli Piceno, l'attenzione dei poliziotti si è focalizzata su un extracomunitario che stava confabulando in un angolo con un gruppo di persone. Sottoposto a controllo lo stesso ha cercato di sviare i sospetti fornendo dati anagrafici falsi, stratagemma rivelatosi vano poiché gli operanti erano in possesso della foto segnaletica del ricercato. 

Terminate le procedure di identificazione al 23enne è stato notificato provvedimento emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma su richiesta dalla Procura capitolina che aveva coordinato, fin dall’inizio, tutte le indagini. Il giovane è stato infine accompagnato presso il carcere di Firenze a disposizione della Magistratura.

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