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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Un colpo al giorno: rapinatori seriali incastrati da un tatuaggio sul volto

Ritenuti colpevoli di almeno quattro furti, potrebbero averne messi a segno oltre venti in meno di quattro mesi

Oltre venti rapine in quattro mesi, con alcuni supermercati visitati più volte. Un duo criminale e pericoloso che da gennaio ad aprile ha messo a segno sicuramente quattro colpi, per i quali sono stati ritenuti colpevoli dalla procura capitolina. A finire in manette due romani che dalla zona di Fonte Ostiense - ex Laurentino 38 - hanno fatto gelare il sangue a lavoratori e clienti di diversi esercizi commerciali della Capitale, da San Paolo a Colli Aniene passando per Arco di Travertino ed il Prenestino Labicano. 

A dare un nome ed un volto ai due i falchi della squadra mobile della questura di Roma che dopo averne studiato le mosse sono riusciti a fermarli in flagranza di reato dopo l'ennesima rapina nel quadrante nord est della Capitale. Ad incastrare il più giovane dei due, un 32enne, due tatuaggi: un goccia sotto l'occhio sinistro ed una scritta all'altezza del collo, con diversi testimoni che ascoltati dalle forze dell'ordine avevano riferito loro la presenza dei tattoo sul volto dell'uomo che li aveva minacciati con una pistola e rapinati. Ad essere raggiunto dalla seconda misura cautelare il complice, un 52enne incensurato, a differenza del compare più piccolo che annovera precedenti specifici.

La rapina a Colli Aniene 

Quattro le rapine per cui sono state emesse nei loro confronti le due misure cautelari a partire dal loro ultimo lavoro. Era infatti lo scorso 23 di aprile quando gli investigatori di polizia - sulle loro tracce da tempo - sono riusciti a fermarli in flagranza di reato dopo aver messo a segno l'ennesima rapina al Carrefour di via di Grotte di Gregna, a Colli Aniene. 

Colpevoli di quattro rapine 

Ad incastrarli, oltre alle immagini video ed alle testimonianze, uno degli scooter rubati usati per attuare le loro scorribande criminali, un Honda Sh 150. Arrestati a bordo del motociclo, la targa dello stesso è stata infatti immortalata dalle telecamere di videosorveglianza di altri 3 supermercati rapinati nei giorni precedenti al loro arresto: il 7 aprile al Conad di via Rosa Guarnieri Carducci, il 30 marzo ai Maestri del Fresco di via Prenestina 150, ed il giorno prima (il 29 marzo) al Risparmio Casa di via Castro dei Volsci. 

La fuga a bordo degli scooter Sh rubati

Ma come avevano fatto prima del loro arresto a farla franca? Con alcune accortezze criminali al fine di passare inosservati: anzitutto il modus operandi. Secondo quanto accertato le rapine sono state messe a segno materialmente dal 32enne tatuato sul volto. Ad accompagnarlo a bordo di un motorino rubato il complice che una volta lasciato l'amico davanti al supermercato di turno non si fermava davanti lo stesso - al fine di non passare osservato - ma girava su e giù per le strade limitrofe pronto a recuperare il compare per poi scappare una volta consumata la rapina.

Il possibile terzo complice 

Scooter rubati - sempre Honda Sh 150 - che venivano utilizzati per una decina di giorni, per poi essere cambiati  con altri motocicli dello stesso modello sempre rubati sulle strada della Capitale. Altro aspetto caratteristico dei due, il separarsi una volta scappati dal luogo della rapina. Con l'autore materiale dei colpi solito scendere dalla due ruote e poi scappare su un altro motorino, forse guidato da un terzo complice, aspetto non ancora accertato dalla polizia. 

Rapinatori seriali 

Ad ammanettarli come detto i Falchi della VI sezione contrasto al crimine diffuso della squadra mobile di Roma, che hanno dato esecuzione a due misure cautelari emesse dal gip del tribunale di Roma su richiesta della locale procura della Repubblica, nei confronti dei due cittadini romani, C.C. classe ’90 e T.F. classe ’70, gravemente indiziati quali autori di quattro rapine aggravate, commesse in meno di 30 giorni. 

Le indagini dei falchi della mobile 

Nello specifico l’attività d’indagine ha preso avvio dal monitoraggio di diverse rapine commesse a partire dai primi mesi dell’anno fino ad aprile scorso. Rapine messe a segno fra l'Eur, San Paolo, San Giovanni, Garbatella e l'area sud della Capitale.  Nell’occasione si è evidenziata una modalità seriale, ripetuta in tutti gli eventi analizzati, caratterizzata dalla presenza di due autori, travisati, che giungevano sui luoghi degli eventi, molti dei quali colpiti in più di un’occasione, a bordo di uno scooter di provenienza illecita.

La targa dell'Honda Sh

Il conducente aveva il compito di permanere all’esterno dei supermercati a bordo del mezzo mentre il complice compieva materialmente la rapina armato di pistola. Dall’analisi dei sistemi di videosorveglianza dei supermercati e di altri esercizi commerciali presenti lungo le vie di fuga, si è arrivati ad una targa corrispondente ad uno scooter Honda Sh 150 risultato rubato qualche settimana prima. 

Gli appostamenti fuori ai supermercati 

Successivamente, sono stati effettuati servizi di appostamento da parte degli operatori della VI sezione nei pressi di supermercati e proprio in tal modo sono riusciti, lo scorso 23 aprile, a trarre in arresto i due cittadini romani, uno dei quali con numerosi precedenti specifici di polizia, rispettivamente di 32 e 52 anni,  colti in flagranza di reato dopo aver rapinato il Carrefour di Colli Aniene.

Incastrato dai tatuaggi 

La successiva attività investigativa, coordinata dalla procura della repubblica presso il tribunale di Roma, ha consentito di ricostruire ulteriori eventi commessi nel periodo analizzato, sempre con medesimo modus operandi e sempre a danno di supermercati. Nell’occasione sono stati raccolti importanti indizi nei confronti dei rei tra i quali la presenza di alcuni tatuaggi sul volto, indicati da alcuni testimoni e la presenza sul luogo degli eventi del medesimo scooter sequestrato a C.C. e T.F. in occasione del loro arresto in flagranza.

Le misure cautelari emesse 

In virtù degli accertamenti effettuati, gli stessi sono stati ritenuti gravemente indiziati degli eventi delittuosi da parte del gip del tribunale di Roma che ha emesso, su richiesta della locale procura della repubblica, la misura della custodia domiciliare con braccialetto elettronico per C.C. e dell’obbligo di dimora con presentazione in ufficio di polizia per T.F.
 

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