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Cronaca Parioli / Piazza Euclide

Da Quartieri Spagnoli a quelli della 'Roma Bene' a caccia di Rolex: sette arresti

Parioli, Prati, Salario e Flaminio i quartieri nel mirino della banda di rapinatori. Diversi i colpi a loro carico

Dai Quartieri Spagnoli di Napoli a quelli della 'Roma Bene' a caccia di Rolex indossati da vittime benestanti. A mettere fine ad una pericolosa banda di rapinatori partenpoei gli agenti della Squadra Mobile di Roma che hanno tratto in arresto in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere sette uomini residenti a Napoli di età compresa tra i 27 ed i 51 anni.

SULLE TRACCE DELLA BANDA - Da diverso tempo, gli investigatori diretti dal dottor Renato Cortese si erano preposti di riuscire ad individuare una pericolosa banda di origine partenopea che operava nella Capitale, dove aveva assestato diversi “colpi” ai danni di malcapitati possessori di orologi di valore, aggrediti e rapinati specialmente in zone notoriamente frequentate e abitate da persone benestanti, con particolare predilezione per i quartieri romani Salario, Parioli, Flaminio e Prati.

VITTIME BENESTANTI - Nella quasi totalità dei casi, i malviventi individuavano le vittime viaggiando a bordo di due scooter, normalmente a coppia e facendo attenzione alla presenza di eventuali pattuglie delle Forze dell’Ordine. La preda veniva “scelta” in base alla zona, al suo “status” sociale e all’autovettura di particolare valore in suo possesso. Quindi veniva agganciata, seguita ed aggredita non appena si fermava al semaforo o all’interno di parcheggi o garage privati.

DANNO ALLO SPECCHIETTO - L’aggressione avveniva solitamente mediante minaccia di un’arma da fuoco o con la simulazione di un incidente stradale (danneggiamento dello specchietto) dopodiché, ottenuto il bottino, i malviventi si davano a precipitosa fuga nel traffico cittadino effettuando anche spericolate manovre contromano.

DAI QUARTIERI SPAGNOLI - All’esito dei delicati e mirati servizi sono stati individuati tutti i componenti della banda, proveniente dai cosiddetti “Quartieri Spagnoli” di Napoli, a carico dei quali sono state ricostruite ben sette rapine aggravate commesse nella Capitale in questo 2014, soprattutto ai danni di possessori di orologi “Rolex” o di marche di elevato valore commerciale.

PRIMI QUATTRO ARRESTI - Nel dettaglio, a carico di quattro componenti della banda, erano già scattate le manette ai polsi lo scorso 23 maggio quando, nel corso di un servizio di osservazione nei pressi di via Medaglie D’Oro, sono stati prima seguiti dal personale della VI Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso” della Squadra Mobile e poi bloccati, prima di guadagnarsi la fuga verso Napoli, con  indosso un orologio da polso marca Patek Philippe modello “Le ore del mondo” ed un orologio marca Rolex modello Daytona.

A BORDO DI TRE SCOOTER - Dal racconto delle vittime, gli investigatori hanno ricostruto come i rapinatori, a bordo di 3 scooter Honda modello Sh300, dopo essersi accorti che un passeggero di un’autovettura Mercedes possedeva un orologio di elevato valore commerciale, lo avevano “agganciato e pedinato” nei pressi di via Cola di Rienzo, in zona Prati, e dopo circa venti minuti, intorno alle 16, all’intersezione semaforica di Via Aurelia Antica, lo avevano aggredito violentemente riuscendo alla fine della colluttazione a strappargli l’orologio marca Patek Philippe, del valore di circa 35.000 euro e cagionandogli alcune escoriazioni, dandosi poi a precipitosa fuga in direzione opposta al senso di marcia.

RAPINA A PONTE MILVIO - Nelle more dell’espletamento delle formalità di rito è stata tempestivamente ricostruita dagli investigatori una seconda rapina, avvenuta alle poco prima delle 14 della stessa giornata in zona Ponte Milvio, che aveva fruttato ai quattro l’orologio Rolex Daytona con cassa in oro, trovato indosso ai malviventi. Nel dettaglio, la vittima - individuata ancor prima che sporgesse una rituale denuncia presso Uffici di polizia - dichiarava di essere stata seguita fino all’interno del suo garage ove all’atto di parcheggiare l’autovettura veniva immobilizzata da due individui e rapinata del prezioso orologio da polso.

CHIUSURA DEL CERCHIO - Gli ulteriori membri del sodalizio sono stati successivamente individuati grazie alla certosina collazione di un nutrito numero di foto segnaletiche di rapinatori, prevalentemente di origine partenopea, dediti al settore specifico ed all’analisi dei tabulati del traffico telefonico, attività che hanno permesso di “chiudere il cerchio” nei confronti dei restanti componenti della banda accollando loro ulteriori fatti delittuosi.

DENUNCE E ARRESTI - Tutte le rapine poste a segno dai predetti sono state compiutamente analizzate anche attraverso le denunce presentate dalle vittime dei reati, in Commissariati di Polizia o Stazione dell’Arma dei Carabinieri di zone diverse della Capitale, confermando il modus operandi utilizzato dagli odierni arrestati.

RAPINA AI PARIOLI - Vale la pena di segnalare, tra le oltre sei rapine aggravate commesse dalla banda, quella avvenuta il 21 gennaio 2014 in viale Parioli, ai anni di una donna rapinata del suo orologio marca Audemars Piguet modello “Barrichello” del valore commerciale di circa 45.000 euro. La giovane donna venne individuata, pedinata ed aggredita da due rapinatori della banda, intorno ad ora di pranzo, sotto gli occhi dei passanti riportando successivamente alcune lesioni al braccio sinistro.

PARIOLI NEL MIRINO - In un altro caso, avvenuto l'11 maggio 2013, nelle vicinanze di piazza Euclide, sempre ai Parioli i malviventi con la “tecnica dello specchietto” hanno costretto la vittima ad arrestare la marcia per poi aggredire il conducente dell’autovettura sottraendogli l’orologio Rolex, incuranti della presenza all’interno dell’autoveicolo della moglie e dei bambini minori.

FUGA DALLA FINESTRA - Nell’esecuzione delle misure di custodia cautelare in carcere val la pena di evidenziare un particolare degno di nota: durante la perquisizione dell’appartamento di un 29enne, lo stesso, accortosi della presenza del personale operante ha tentato la fuga dalla finestra e, complice l’oscurità, si è arrampicato sulle ringhiere dei terrazzi, rischiando di cadere nel vuoto per poi farvi rientro, al termine della perquisizione.

NASCOSTO NELL'ARMADIO - Il movimento repentino è stato però osservato dal personale presente che ha poi seguito il rapinatore fino ad un letto contenitore all’interno del quale è stato sorpreso, per l’appunto, il fuggiasco, che si presentava steso con le braccia conserte come se fosse morto salvo riprendersi, alzando le mani in segno di resa, alla vista del personale.

BANDA DEL ROLEX - L’odierna operazione di polizia giudiziaria ha consentito di disarticolare una pericolosa banda di malviventi di origine partenopea dediti alla commissione di rapine ai danni di possessori di orologi Rolex o di valore equivalente testimoniando ancora una volta l’impegno della Squadra Mobile di Roma nei confronti di tale fenomeno di particolare allarme sociale.

PROVVEDIMENTI CAUTELARI - Questa ed altre attività come questa stanno consentendo, specialmente negli ultimi tempi, di addivenire all’esecuzione di provvedimenti cautelari nei confronti di pregiudicati specificamente dediti a rapine di tale natura. La custodia cautelare è stata emessa il 26 agosto dal Gip di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma.

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