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Cronaca La Rustica

La paura del rapinatore incappucciato alimenta la giustizia sommaria: pestato un migrante. La condanna del comitato

Nel quartiere continua l'allarme per le rapine, anche violente, avvenute nei giorni scorsi. Le forze dell'ordine indagano e registrano una aggressione avvenuta su un bus tra via Delia e via della Rustica che ha il sapore di spedizione punitiva

La Rustica è sul chi va là. La rabbia montata sui social, alimentata dal tam tam per le vie del quartiere e da una serie di rapine avvenute nei giorni scorsi, hanno generato un pericoloso scenario da caccia all'uomo. Obiettivo, stando ai residenti, è trovare chi si cela sotto il cappuccio. Un rapinatore che avrebbe messo a segno una serie di furti nel giro di pochi giorni nella zona della periferia di Roma nord est. 

Il condizionale, al momento, è d'obbligo perché le forze dell'ordine che indagano lo stanno facendo a bocche cucite. Ci sono però dei fatti, certi, che hanno innescato un effetto domino che - anche dal punto di vista della sicurezza - rischiano di generare un fenomeno di giustizia fai da te. Andiamo con ordine. La Rustica, ormai da giorni, è scenario di una serie di furti. Rapine violente raccontate dai residenti, ad opera di un misterioso rapinatore incappucciato. 

C'è chi giura di averlo visto in via Vertunni, via Aretusa, via Dameta e largo Augusto Corelli. Ma non solo, perché il primo alert è stato diffuso addirittura lo scorso 18 luglio. Qui il rapinatore con il cappuccio si vede entrare, armato con quello che sembrerebbe un coltello, nel giardino di un appartamento in via Francesco Vitalini. Le testimonianza sono diverse, come riportate da RomaToday, e rilanciate - martellanti - sui vari gruppi Facebook del quartiere e su una chat creata ad hoc su Whatsapp. 

Il pestaggio sul bus

Chi racconta di aver denunciato i fatti alle forze dell'ordine, involontariamente, ha prestato il fianco a chi ha sete di una giustizia immediata, sommaria. Il dito, stando al racconto di diversi abitanti, viene puntato contro gli stranieri che abitano "abusivamente" in via Costi. La cronaca, racconta anche di un'aggressione, brutale e avvenuta in pieno giorno a bordo di un autobus, quello della linea 447, tra via Delia e via della Rustica. Un fatto avvenuto poche ore prima la pubblicazione del nostro articolo e scambiato da tanti, nelle chat di quartiere, per l'arresto del "rapinatore incubo" di La Rustica.

A bordo sono saliti alcuni italiani - c'è chi dice che sia "gente del quartiere" - che si sono messi a picchiare uno straniero. Il pestaggio sarebbe avvenuto davanti agli sguardi di altri passeggeri. Lo straniero non aveva con sé documenti, quindi, la polizia non ha potuto identificarlo. Portato in codice rosso in ospedale, ha subito la frattura del naso.

La polizia intervenuta, e che indaga, non si sbilancia. Difficile dire che l'aggressione sia stata figlia di una sorta di ronda punitiva contro il presunto rapinatore incappucciato, ma i sospetti ci sono. 

La condanna del Comitato di Quartiere 

Il Comitato di Quartiere di La Rustica, saputa la notizia del pestaggio, ha voluto subito condannare il gesto: "Quello che è accaduto nel nostro quartiere è difficile da commentare. Alcune persone che di umano hanno poco hanno avuto "la bella pensata" di massacrare a calci, pugni e bastonate una persona "ritenuta" responsabile in questi ultimi giorni di varie aggressioni violente, scippi e furti. Siamo in un Paese democratico e in uno Stato di diritto in cui la Giustizia si esercita non nelle piazze ma nei tribunali. Ogni persona ha diritto ad un giusto processo e anni di storia democratica hanno dimostrato che questo diritto è sempre stato riconosciuto pure ai criminali più incalliti che si sono macchiati di delitti orrendi. Siamo vicini a chi ha avuto la sfortuna di essere stato aggredito e rapinato, non ci sono giustificazioni di fronte a questi atti di violenza. Comprendiamo benissimo la paura di queste persone ma sono umanamente inaccettabili i commenti di coloro che gioiscono di fronte alla macelleria umana che si è consumata ieri. Le foto del ragazzo massacrato girate nelle chat, non possono farci rimanere indifferenti".

Il Comitato di Quartiere La Rustica, "condanna in maniera netta quanto accaduto ed invita tutti i cittadini a rispondere non con la violenza ma con la partecipazione e con la collaborazione con le Istituzioni. Scendiamo in piazza per migliorare il nostro quartiere, diamoci da fare senza aspettare che le risposte ai nostri problemi scendano dall'alto. Rimbocchiamoci le maniche non lasciamo la piazza a tutti coloro che rispondono alla violenza con altra violenza. La Rustica merita ben altro".

Gli allarmi dei residenti non si fermano

Eppure la paura tra i residenti resta. "C'è ne piu di uno quindi l'incubo non è finito. Mio figlio è stato rapinato la notte tra sabato 17 e domenica 18 in piazza davanti al tabaccaio, e non è quello che hanno preso ieri", assicura Catiuscia che aggiunge: "Aveva un cappuccio di una maglietta e mascherina non so il colore, mio figlio non mi ha dato questo dettaglio, ma ha detto che era basso e dal cappuccio si vedeva che non aveva capelli, mio figlio si ricorda che aveva una bustina rossa in mano".

Fiorella, aggiunge: "Non vorrei che si innescasse una caccia alle streghe. Non tutti sono colpevoli, bisogna essere certi sia la persona giusta, visto che quello pestato non era lo stesso della rapina davanti al tabaccaio". Un'altra ragazza, invece, è del parere opposto: "L'unione fa la forza se uscite in 10 lo crepate di mazzate e lo buttate in un fosso senza chiamare le guardie vedi come la finisce", scrive in un commento da condannare. Ma che ci sia tensione lo dimostrano anche altri post, come quello di Marco: Sono più di uno. Questo ha detto che ci manda i suoi amici".

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