Rapinato Renzo Arbore: entrano a casa sua, lo svegliano e lo rapinano

Ottomila euro in contanti più alcuni gioielli. E' questo il bottino portato via da casa Arbore nella notte a Roma. Tanta paura per il cantante foggiano. I ladri sono entrati mentre il musicista dormiva e una votla entrati nell'appartamento forzando una finestra, l'hanno svegliato intimandogli di consegnare denaro e gioielli. Secondo il raccnto dello showman i ladri, in tutto tre, erano a volto coperto e parlavano con un accento straniero. Nell'appartamento era presente anche la domestica filippina che si è svegliata sentendo i rumori.

ARBORE SOTTO CHOC
"Mi hanno svegliato puntandomi all'improvviso una luce molto forte negli occhi”, racconta ancora sotto shock Arbore. “Una luce quasi accecante. Non sono riuscito a vedere se erano armati ma ero spaventato ugualmente e quando mi hanno chiesto i soldi glieli ho dati". Renzo Arbore ha anche aggiunto che i malviventi non hanno fatto del male né a lui né alla domestica filippina anche se ambedue erano molto scossi all'arrivo della polizia nell'appartamento.

LE INDAGINI
Sull'episodio indaga la squadra mobile di Roma. La pista per ora seguita punta sulle analogie tra il colpo messo a segno nella notte e altre rapine avvenute in zona. Nel mirino anche alcuni cantieri di ristrutturazione sia nel palazzo dove abita Arbore sia in altre palazzine accanto, nella zona Trionfale, una zona residenziale della capitale.

LO SCONTRO POLITICO
La rapina in casa Arbore riaccende la polemica sulla sicurezza. Il consigliere del Partito Democratico al Comune di Roma Massimiliano Valeriani attacca la giunta Alemanno: “Ma Alemanno non aveva promesso e vinto le elezioni sul tema del decoro e della sicurezza? Se fosse serio dovrebbe chiedere scusa ai romani. Ma il suo flop è talmente evidente che, scuse o non scuse, i romani hanno ormai capito la pochezza del sindaco e della sua giunta".

Luca Gramazio del Pdl definisce patetico Valeriani: “La dichiarazione dimostra quanto pressappochismo, quanta impreparazione e quanta inadeguatezza sia presente nei banchi dell'opposizione in Aula Giulio Cesare".