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Cronaca Magliana

Assalto portavalori a Magliana: è caccia aperta agli altri due componenti della banda

Il rapinatore ferito e arrestato lunedì sera non collabora e nega di aver partecipato al blitz. Intanto oggi è stato arrestato il genere dello “Svedese”, il soprannome di Antonio Di Palma il bandito ucciso in via Vaiano

E' ancora caccia aperta ai due banditi dell'assalto al portavalori in via Vaiano ancora in fuga. Il rapinatore arrestato lunedì sera, e da cui ci si attendeva una collaborazione, infatti rifiuta di collaborare ed è definito dalla squadra mobile di Roma che segue le indagini, un bandito vecchio stampo. L'uomo avrebbe addirittura negato di aver partecipato all'assalto di via Vaiano.

Per questo prosegue l'esame, fotogramma per fotogramma, dell'assalto all'ufficio postale. Dalle immagini delle telecamere esterne all'ufficio psotale, la squadra mobile spera di trovare l'identikit dei due banditi. La squadra mobile ha disposto anche massima allerta alle frontiere: si teme che i due rapinatori, sentendosi braccati, possano provare a fuggire dall'Italia.

Si è appreso nel frattempo che Antonio Di Palma (il bandito rimasto ucciso lunedì) e il suo complice 50enne rimasto ferito e poi arrestato nella serata del 1 giugno, hanno entrambi precedenti penali. In particolare Di Palma era già conosciuto alle forze dell'ordine per reati di droga e rapina.

Intanto oggi è stato fermato il genero di Antonio Di Palma che era soprannominato “lo svedese”. Il fermo non sarebbe però collegato con la rapina di lunedì, ma a questioni di droga.

Nell'appartamento del 31enne infatti sono stati trovati  circa 30 chilogrammi di hashish e alcuni proiettili. La droga era occultata all'interno di un box auto della palazzina.




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