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Venerdì, 19 Aprile 2024
La rapina milionaria

Colpo milionario in gioielleria, i tre rapinatori incastrati dalle impronte digitali

La rapina venne messa a segno lo scorso 11 settembre a Fiuggi da tre romani

Sono di Anzio e Villa Adriana i tre rapinatori che lo scorso 11 di settembre hanno messo a segno una rapina milionaria in una gioielleria di Fiuggi. Ad dare un nome ed un volto ai malviventi i carabinieri del comando provinciale di Frosinone. Ad incastrare il commando armato le impronte digitali lasciate all'interno dell'esercizio commerciale della provincia di Frosinone. 

Il colpo da un milione di euro venne messo a segno nella gioielleria Diego Cataldi di piazza Spada dove la banda fece irruzione poco prima dell'ora di pranzo. I tre romani di 51, 37 e 53 anni hanno numerosi precedenti penali e proprio il fatto che fossero schedati ha consentito ai carabinieri di individuarli dopo una breve ma precisa indagine.

La nota della Procura di Frosinone 

"All'esito di una complessa attività coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone, attualmente nella fase delle indagini preliminari, validamente condotta dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri, è stata emessa dal GIP di Frosinone un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 3 persone, a cui sono stati contestati i reati di rapina aggravata dall'utilizzo di armi e dal sequestro di persona, porto abusivo di armi, ricettazione e riciclaggio in concorso.

I fatti fanno riferimento ad una rapina perpetrata, alle ore 11 circa dell'11 settembre, ai danni della gioielleria “Cataldi” di Fiuggi, ad opera di tre individui armati di pistola e parzialmente travisati con mascherine chirurgiche, occhiali da sole, cappellini e parrucche. Al momento della rapina all'interno della banca erano presenti il titolare, tre commesse e due clienti, che venivano immediatamente e costantemente minacciati con le armi.

I tre individui, dimostrando una non comune tranquillità e determinata precisione, saccheggiavano l'interno della gioielleria, tra cui oggetti preziosi ed orologi di valore, per poi richiudere le persone presenti nel bagno ed allontanandosi a bordo di autovetture parcheggiate nei pressi dell'esercizio commerciale a cui erano state apposte targhe clonate. La ricostruzione del grave episodio fornita dai testimoni veniva ampiamente riscontrata dalle immagini estrapolate dalle telecamere del sistema di videosorveglianza della gioielleria, motivo per cui i militari procedevano ad un'attenta analisi di ogni singolo filmato e/o fotogramma relativo all'azione delittuosa, effettuando una meticolosa visione del sistema di videosorveglianza del Comune di Fiuggi, delle telecamere installate all'uscita del casello autostradale A1 Anagni/Fiuggi Terme, nonché di tutte le telecamere installate presso esercizi commerciali o abitazioni ubicati sulle vie di accesso alla cittadina termale.

Grazie alla meticolosa analisi dei dati estrapolati venivano cronologicamente ricostruite le fasi la rapina, individuando dapprima le due autovetture utilizzate dai malviventi per raggiungere Fiuggi, localizzate sin dalla loro uscita dal citato casello autostradale, per poi contestualizzare l'arrivo dei medesimi veicoli nel centro cittadino di Fiuggi e le successive fasi relative alla materiale consumazione della rapina. Quindi veniva disposta un'attività di intercettazione nei confronti di uno degli indagati, suffragata da mirati servizi di osservazione e pedinamento, nonché dagli accertamenti tecnici effettuati dai militari del R.I.S. Carabinieri di Roma. Si rappresenta che uno degli indagati era già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per altra vicenda".
 

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