Armati di pistola rapinano un furgone con gli incassi dei videogiochi: in manette
I due ladri sono fuggiti con un bottino da 10mila euro. Dopo poco però sono stati rintracciati dai carabinieri
Poco dopo le 12 di ieri erano riusciti a rapinare l'addetto di una società incaricato alla riscossione degli incassi dei giochi digitali di vari esercizi commerciali della Capitale. Un bottino non di poco conto per i malviventi, circa 10mila euro, che i due, dopo aver minacciato con una pistola il dipendente della ditta ed aver dirottato il furgone in una zona isolata, si sono fatti consegnare prima di darsi alla fuga a bordo di uno scooter.
E' successo nel quartiere di Primavalle, in via Girolamo Aleandro. La vittima della rapina – un 32enne originario di Avezzano ma domiciliato a Roma - ha immediatamente dato l'allarme al 112. A intervenire sono stati i Carabinieri della Stazione Roma Montespaccato che, raccolte le dichiarazioni dell’uomo, si sono subito messi a lavoro.
L’attività di indagine ha dato i suoi frutti in breve tempo: nel primo pomeriggio i militari hanno individuato il motociclo utilizzato per la fuga dei rapinatori, con motore ancora caldo, a poca distanza dalla radura dove era stato messo a segno il colpo e di fronte ad alcuni palazzi.
I militari hanno, quindi, scandagliato gli stabili della zona, sorprendendo un romano di 59 anni, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine e residente proprio in via Girolamo Aleandro, che stava facendo rientro nella sua abitazione in possesso di parte della refurtiva.
La restante parte del bottino è stata trovata nelle tasche del suo complice, un pregiudicato 64enne originario della provincia di Caserta ma residente a Roma, che aveva tentato di rifugiarsi su un ballatoio all’ultimo piano dello stesso stabile. La perquisizione scatta a casa del 59enne ha consentito ai Carabinieri di sequestrare anche la pistola utilizzata nel colpo – una scacciacani modificata e convertita ad arma da fuoco funzionante calibro 6,35 – e il vestiario descritto dalla vittima.
I due rapinatori sono stati trattenuti in caserma in attesa del rito direttissimo.