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Cronaca

Rapinato e abusato in strada. I due ladri lo sequestrano e violentano anche la madre

fatti nella notte tra sabato e domenica, tra Centocelle e un quartiere della periferia nord est. Vittima un 16enne, presi i due malviventi

Lo hanno avvicinato in un parcheggio, minacciato con un coltello e rapinato. Poi hanno abusato sessualmente di lui e gli hanno ordinato di portarli a casa sua, dove, una volta entrati, hanno violentato anche la madre.

Una storia dell’orrore, in cui i protagonisti sono appena adolescenti: 16 anni uno, come la vittima, 17 l’altro. Entrambi cittadini tunisini, arrestati poche ore dopo con una lunga lista di accuse che va dalla rapina aggravata al sequestro persona, dalla violenza sessuale alla resistenza con lesioni a pubblico ufficiale.

La ricostruzione

L’incubo è iniziato nella notte tra sabato e domenica in zona Centocelle. Sono le 3.30 circa, e un ragazzo di 16 anni sta salendo sulla sua microcar per tornare a casa quando viene avvicinato da due coetanei che gli puntano contro un coltello: “Dacci i soldi che hai in tasca”, lo minacciano. Poi, sempre sotto minaccia, ne abusano sessualmente. A quel punto lo fanno risalire in macchina, salgono a loro volta e lo costringono a portarli a casa sua.

La piccola auto con a bordo vittima e aguzzini percorre una decina di chilometri e arriva in una via della periferia nord est, a casa del 16enne. È notte fonda, nell'appartamento c’è la madre che dorme. I due aggressori si fanno consegnare altri 300 euro, poi puntano il coltello verso la donna e violentano anche lei. Alle prime luci dell’alba scappano a bordo della microcar, e mamma e figlio chiamano la polizia.

I due adolescenti in fuga sono stati bloccati in zona San Giovanni dagli agenti dei commissariati Sant'Ippolito e Viminale: fondamentale la collaborazione del padre della giovane vittima, che ha sfruttato la geolocalizzazione per capire dove i due si stavano dirigendo.

Il precedente nel parcheggio del Maximo

Una rapina con modus operandi molto simile era già avvenuta a fine febbraio in zona Laurentina, nel parcheggio del centro commerciale Maximo. Qui un gruppetto di amici che stava chiacchierando vicino a una macchina era stato avvicinato da tre ventenni che, coltello alla mano, avevano obbligato uno di loro a ritirare contanti a un bancomat e a consegnarli.

Poi si erano infilati in auto con altri due e si erano fatti portare in zona Quarticciolo, dove erano scesi e scappati. A incastrarli i filmati delle videocamere di sorveglianza, che avevano immortalato il viso di uno degli aggressori, riconosciuto perché sottoposto a obbligo di firma.

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