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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Borgo

A San Pietro solo con le radio-guide made in Vaticano: il silenzio a pagamento ora è sacro

Da qualche mese per i gruppi di turisti in visita ai Musei Vaticani e alla Basilica di San Pietro è obbligatorio usare i dispositivi dei concessionari indicati dagli enti religiosi

Il silenzio nei luoghi di culto è sacro. Ma da ormai qualche mese, per Musei Vaticani e Basilica di San Pietro, si è trasformato anche in una possibile fonte di guadagno. Per tutti i gruppi organizzati composti da più di sei persone che vogliono visitare una delle chiese più famose al mondo è obbligatorio usare un sistema radio che grazie a degli auricolari, permette di ascoltare la guida turistica senza che questa alzi troppo la voce per farsi sentire da tutto il gruppo. Niente di strano. Anzi. “Questo sistema è obbligatorio dal 2006 ed utilizzato in diversi musei e chiese per evitare che si venga a creare caos” spiega una guida turistica che preferisce rimanere anonima aderente a Confesercenti-Federagit di Roma interpellata a riguardo.

Peccato che dal 1 gennaio per i Musei Vaticani e dal 2 aprile per la Basilica di San Pietro, i gruppi organizzati che vogliono visitare questi luoghi dovranno noleggiare il sistema di radioguida dei concessionari dei due istituti, Group Tour-Antenna Radio per i Musei e Vox Mundi per la Basilica. Il costo è di 1,50 a persona per ognuna delle due visite, quindi 3 euro in tutto, e i tour operator che usano il sistema di radio guide anche per visitare il resto della città devono tenere i propri apparati elettronici spenti.

“La novità ha sollevato non poche polemiche tra i fornitori di radio guide, cui viene impedito l'accesso a una 'fetta di mercato' del turismo molto importante, e tra gli stessi operatori turistici” racconta l'avvocato Emiliano Rosalia che con il suo studio legale ha seguito e difeso alcune di queste società. “Senza contare le difficoltà pratiche che questo cambiamento ha comportato”.

Lo abbiamo chiesto alla guida che, ogni giorno, accompagna i turisti: “Questo sistema nella visita del Vaticano, che comprende prima i Musei con la Cappella Sistina e poi la Basilica, anche se hanno due gestori differenti, comporta disagi per i gruppi che tengono le stesse radio per tutta la durata del soggiorno nella città” spiega la guida. “E' una perdita di tempo, soprattutto quando i gruppi sono composti da anziani”. A creare particolare disagio il fatto che “la distribuzione degli apparecchi elettronici ai gruppi e la loro prova di funzionamento viene fatta sul marciapiede esterno, su 'territorio italiano', e questo crea problemi in caso di pioggia”.

Senza contare che “in alcune giornate si raggiungono anche 30 mila visitatori e questo sistema non facilita di certo la visita”. Inoltre, lamenta ancora la guida, “sia per i Musei che per la Basilica, se un visitatore del gruppo si perde, e con la  calca succede frequentemente, la guida deve pagare 50 euro per ogni radio non restituita, cosa che ha creato diversi conflitti”.

Molti gruppi di turisti si dedicano prima ai Musei Vaticani e in seguito alla visita della Basilica. A quest'ultimi, dopo le proteste del settore, è permesso utilizzare i sistemi audio del concessionario dei Musei Vaticani (che costa 1,50 euro), evitando quindi un ulteriore 'cambio' nel passaggio da una visita all'altra. Ciò non evita però il pagamento dell'1,50. "Bisogna comunque registrarsi presso il portico della Basilica pagando altri 1,50 euro a persona” racconta la guida turistica che specifica “questo obbligo è stato introdotto dall'inizio di aprile”.

I gruppi di visitatori che invece accedono a San Pietro dalla Piazza, quindi senza passare dai Musei, “dovranno utilizzare esclusivamente gli auricolari messi a disposizione dal concessionario della Fabbrica di san Pietro” si legge su un comunicato congiunto delle direzioni dell'ente che gestisce la Basilica e di quello dei Musei Vaticani. Pagando 1,50 presso una postazione che si trova sul lato sinistro del portico della Basilica. La guida si registra, paga 1,50 per ogni persona che introduce nella Basilica, e ritira gli apparecchi elettronici dietro il rilascio di una ricevuta da parte della 'Fabbrica di San Pietro', l'ente che gestisce la Basilica. La motivazione riportata sulla ricevuta che abbiamo avuto modo di leggere è: 'accoglienza'.

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