rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Viale San Giovanni Bosco

Vende casa occupata dal figlio detenuto: in carcere la regina del racket delle occupazioni

La 47enne, già agli arresti domiciliari, è stata associata nella casa circondariale di Rebibbia

Continuava a gestire il racket delle occupazioni abusive del Don Bosco nonostante fosse ai domiciliari. A finire in carcere una donna romana di 47 anni. Una vera e propria regina delle occupazioni, tanto da riuscire a fornire dietro promessa di compenso le chiavi di un appartamento ad una famiglia di cittadini peruviani. Una casa di proprietà dell'Inps che aveva occupato illegalmente il figlio prima di finire in carcere. 

L'arresto è avvenuto lo scorso 29 di setembre quando gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Tuscolano, diretto da Fiorella Bosco, hanno dato luogo ad un ordine di esecuzione al Decreto di sospensione cautelativa della misura alternativa della detenzione domiciliare, emesso dall'Ufficio di Sorveglianza di Roma, nei confronti della 47enne, con una pena in scadenza nel 2022, ed hanno portato la stessa presso la Casa Circondariale di Rebibbia Femminile.

La condanna della regine della occupazioni del Tuscolano era scaturita a seguito di attività di indagine svolta dagli investigatori poiché la donna risultava a capo di un'organizzazione che gestiva il racket delle occupazioni abusive degli immobili siti in zona tuscolano.

In particolare dalle indagini era emerso che la 47enne stava espiando la predetta misura detentiva presso l'abitazione sita sempre in zona tuscolano e, approfittandosi di alcuni permessi a lei concessi nei giorni 15 e 16 agosto 2020, si era incontrata presso un bar di zona con delle persone a cui, dietro promessa di compenso, aveva fornito le chiavi di un appartamento che impropriamente asseriva essere di sua proprietà, ma che in realtà apparteneva ad un Ente Pubblico, precisando che in passato lo stesso immobile era stato abusivamente occupato da suo figlio, attualmente detenuto. 

In considerazione di quanto accertato e rilevato il perseverare nello svolgimento della stessa attività criminale per cui l'A.S. era stata sottoposta alla misura detentiva, nonché la spiccata capacità criminale dimostrata dalla donna, a spregio degli obblighi di cui sopra e, in virtù dei suoi numerosi precedenti penali, gli investigatori hanno richiesto all’Autorità Giudiziaria di valutare l'opportunità di aggravare la misura nei confronti della stessa.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vende casa occupata dal figlio detenuto: in carcere la regina del racket delle occupazioni

RomaToday è in caricamento