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Cronaca

Differenziare bene, riciclare meglio: i nuovi "punti mobili" dell'Ama

Da luglio ha preso il via un nuovo modello di raccolta differenziata in cinque grandi quartieri della capitale. Dei "punti mobili" di raccolta Ama sostituiranno i cassonetti dei rifiuti organici. I cittadini però non hanno ancora digerito le novità

Eliminare i cassonetti verdi dei rifiuti organici e sostituirli con dei "Punti mobili"di raccolta in cui effettuare direttamente la consegna dei sacchetti. Questo in sintesi il nuovo progetto dell'Ama, avviato da luglio scorso ma non ancora a regime, mirato al miglioramento della raccolta differenziata nella capitale, che certo non può vantare fino a oggi risultati soddisfacenti in materia.

Differenziata in numeri - Ma partiamo con un pò di dati. A luglio scorso Legambiente ha stilato la classifica dei cosiddetti "Comuni Ricicloni 2010"i cui criteri d'ingresso erano il 50 per cento di raccolta differenziata rispetto a tutti i rifiuti urbani prodotti nel 2009, come stabilito dalle norme comunitarie e dalla legge Finanziaria del 2007. Il risultato della selezione? Su 378 sono 9 i comuni del Lazio che sono riusciti a entrare nella graduatoria e tra i capoluoghi di provincia, a partire da Roma, nessuno ha superato la soglia minima richiesta. Secondo i dati forniti da Legambiente, la regione è ferma al 12,9% con l'85,7% dei rifiuti urbani finiti nelle discariche per una produzione pro-capite tra le più alte d'Italia. La raccolta differenziata della capitale, che produce oltre la metà dei rifiuti della regione, è salita dal 5.7% del 2000 al 21% del 2009, ma le cifre non sono ancora sufficienti a piazzarsi nelle file delle città virtuose.

Come ha funzionato fino a oggi - A Roma il sistema classico di raccolta stradale si effettua tramite 33mila cassonetti blu per i contenitori in vetro, plastica, metallo e bianchi per carta e cartone, e oltre 45mila verdi o grigi per la raccolta del materiale organico e multimateriale (non differenziabile). L'immondizia gettata negli appositi contenitori viene portata dall'Ama negli impianti di selezione, dove vengono ulteriormente separati i vari componenti. Accanto al meccanismo classico sono presenti una decina in totale di "isole ecologiche", ovvero dei centri di raccolta Ama completamente gratuiti e attrezzati nel recupero di rifiuti, unicamente consegnati da privati, che non possono essere raccolti nei cassonetti tradizionali, come mobili, apparecchiature elettriche ed elettroniche e altri materiali che necessitano di uno smaltimento speciale. Attivo dal 2004 invece il "porta a porta", sistema di raccolta a domicilio, circoscritto all'area monumentale del centro storico, a Trastevere, nei quartieri Aventino, San Saba, Testaccio, Villaggio Olimpico, Colli Aniene, Decima, Massimina, e a breve anche al Torrino Sud.


I nuovi "Punti mobili" - La strada verso una differenziazione degli scarti urbani che consenta un'operazione di riciclaggio efficiente e in grado di competere con le percentuali dei piccoli comuni o delle grandi capitali europee è ancora lunga. Ma le idee non mancano. Dallo scorso luglio infatti è partito il progetto dei cosiddetti "punti mobili" in cinque grandi quartieri capitolini. Si tratta di punti di raccolta, presidiati da operatori Ama, in cui i cittadini si dovranno recare per consegnare gli scarti alimentari e organici e il materiale non riciclabile, precedentemente separato in appositi sacchetti biodegradabili. La rete di punti mobili sostituisce i cassonetti verdi o grigi, restano invece al loro posto i cassonetti bianchi per la raccolta di carta, cartone e cartoncino e i cassonetti blu per la raccolta dei contenitori in vetro, plastica e metallo.

Il servizio, disponibile sette giorni su sette, dal lunedì al venerdì dalle 5 e 30 alle 10 e 30, il sabato e la domenica dalle 7 alle 12, ha già rimosso i cassonetti verdi completamente al Laurentino 38 (XII Municipio); per più del 65% a Marconi (XV Municipio) e a Tuscolano-Don Bosco (IX Municipio); per il 60% all'Aurelio-Irnerio (XVIII Municipio) e all'Appio-Tuscolano (IX Municipio)e per il 50% a Prati Fiscali (IV Municipio).Una vera e propria rivoluzione che riguarda le abitudini di circa 250 mila abitanti (che si aggiungono ai 170 mila già interessati dal modello Porta a Porta) e oltre 8.200 utenze non domestiche. L'avvio del nuovo modello di raccolta differenziata consentirà una più ampia disponibilità di parcheggi, oltre ovviamente ai benefici per l'ambiente e alla maggiore pulizia della città.

Informare i cittadini - Una delle difficoltà maggiori incontrate dal nuovo sistema di raccolta riguarda ovviamente la sensibilizzazione dei cittadini, abituati da anni a gettare autonomamente i sacchetti negli appositi bidoni. Per ovviare al problema Ama ha consegnato gratuitamente ad ogni famiglia il kit di avvio, il materiale informativo e il calendario di raccolta, i sacchetti biodegradabili per gli scarti alimentari e organici e la biopattumiera areata dove inserirli. Dopo una prima fornitura con consegna a domicilio per tutti gli utenti, è prevista in breve tempo la possibilità di rifornirsi di un sacchetto nuovo per ogni sacchetto consegnato nei "punti mobili". Per qualunque chiarimento su come separare correttamente i materiali saranno a disposizione, per tutto il mese di ottobre, dei punti informativi, due per ogni municipio, attivi dalle 9 alle 18.

Problemi e disagi - Il nuovo progetto ecologico ha solo qualche mese di vita, ma, secondo i cittadini che già lo stanno sperimentando, presenta degli evidenti punti deboli. Le lamentale riguardano soprattutto gli orari troppo rigidi: "se la mattina non facciamo in tempo a portare i rifiuti alla postazione mobile cosa ne facciamo?" Il rischio è quello di ritrovarsi in una città più sporca di prima, con l'abbandono e l'accumulo progressivo di sacchetti sui marciapiedi. Più flessibilità di orario dunque, ma anche più informazione: gran parte dei residenti dei quartieri interessati sostengono di non aver ben chiaro il funzionamento del nuovo sistema. Insomma, come spesso accade con iniziative che vanno a modificare le abitudini più radicali dei cittadini, è sicuramente necessario un periodo di rodaggio. Certo è auspicabile un incontro delle parti: se da un lato è fondamentale darsi da fare per rendere meno traumatico possibile l'impatto delle nuove regole, dall'altro ognuno di noi deve essere disposto al cambiamento, facendo appello al proprio senso civico e sentendosi parte attiva nella cura e nella pulizia quotidiana del luogo in cui vive. Un simile compromesso è possibile? Torneremo sulla questione e andremo a tastare con mano nei quartieri interessati il funzionamento concreto del nuovo sistema, ascoltando le voci dei cittadini che tutti i giorni si trovano alle prese con la raccolta "mobile".

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