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Cronaca Valle Aurelia / Via Gregorio VII

San Pietro, viaggio nel girone dei (residenti) dannati dai pullman turistici

La circolazione dei pullman turistici è aumentata a dismisura dall'elezione di papa Francesco e c'è disagio tra i residenti. Dopo le numero segnalazioni siamo andati a vedere cosa accade

Dante Alighieri probabilmente non si era mai imbattuto nella “bolgia” di turisti della Capitale. Per questo non deve aver pensato di farne un cerchio o un girone infernale mentre scriveva la prima Cantica della sua Commedia. Eppure, camminando per le strade tutt'intorno a Piazza San Pietro, la sensazione è proprio che la Città Eterna, che pur vive di turismo, paghi duramente la vanitosa bellezza invidiatale dal mondo intero. Ritrovandosi, in una sorta di trasposizione del concetto di "contrappasso", letteralmente “incastrata” nel marasma di turisti che la visitano quotidianamente.

LA SEGNALAZIONE - Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte di residenti seccati e spazientiti, specialmente dal transito  ininterrotto  e dalla sosta, spesso selvaggia, di pullman turistici. Via della Conciliazione, Corso Vittorio, tutta l'area del Lungotevere, via Gregorio VII sono le zone più colpite, quelle in cui i sopracitati bus per pellegrini invadono le corsie, rallentando il traffico o addirittura talvolta bloccandolo, spesso sostando in doppia fila. Un signore, la cui abitazione è proprio nei paraggi di via Gregorio VII, ci spiega che ormai è impossibile anche solo uscire di casa: “Da quando ci sta il nuovo Papa, del quale ci siamo innamorati in massa, Via Gregorio VII è diventata invivibile, specialmente nelle giornate di mercoledì, sabato e domenica: non si può neanche uscire dal portone per quante persone circolano sul nostro marciapiede”.

Il caos dei Pullman turistici | foto Russo/RomaToday

LA NOSTRA VERIFICA - RomaToday è andata sul posto per un sopralluogo nelle zone incriminate per verificare l'attendibilità delle proteste e consultare i romani del posto. Il nostro tour è iniziato dalla stazione metro di Ottaviano; da lì ci siamo diretti verso piazza San Pietro incamminandoci lungo via Ottaviano. I turisti erano effettivamente brulicanti, tuttavia, ad eccezione del punto di partenza, la fermata della metro, e del punto di arrivo, la Piazza durante l'udienza di papa Francesco, è stato possibile camminare quasi in maniera scorrevole.

VIA DELLA CONCILIAZIONE - Il dramma è iniziato in via della Conciliazione, dove siamo riusciti a parlare con alcuni vigili, impegnati nell'arduo compito di indirizzare lungo la via auto e persone, facendo attenzione a fare in modo che le due categorie non si trovassero a transitare simultaneamente. Ci spiega una vigilessa: "Al mercoledì i bus turistici non li facciamo proprio passare di qua: dovete spostarvi sul Lungotevere”.

LUNGOTEVERE - Arriviamo al Ponte e ci immettiamo su via Lungotevere in Sassia. Il delirio. Due pullman turistici avevano totalmente bloccato la circolazione. In coda tre autobus, fermi ad attendere che la transumanza turistica si  trasferisse su due mezzi pubblici, comunque impossibilitati a contenere tutti i visitatori in coda alla fermata. Ci spostiamo all'interno, in via del Banco di Santo Spirito. Una signora col passeggino ci risponde mentre corre alle Poste: “E' un disastro, una situazione drammatica”. Arriviamo davanti ad un barbiere, un operatore è libero e risponde alle nostre domande: “Io abito in via delle Fornaci: si stava bene col piano Rutelli. Poi è arrivato Veltroni a peggiorare la cosa. Con Alemanno peggio ancora. Al nuovo Sindaco manderemo un telegramma veloce veloce per dirgli: rimetti il piano Rutelli, per piacere”. L'intero salone è parso concordare col “piano del parrucchiere”. Incrociamo poi un signore, braccia conserte a osservare la strada trafficata davanti ai suoi occhi: “E' la parte oscura del servizio - ci dice, - specialmente al mercoledì e alla domenica. Al Gianicolo creano file enormi, a volte per attraversare il ponte ci si sta un quarto d'ora. Il problema sono soprattutto i bus a un solo piano”.

VIA GREGORIO VII - Giungiamo nella via segnalata dalla nostra fonte, via Gregorio VII. Sono già passate due ore abbondanti. Dalla Basilica, arrivarci significa affrontare un estenuante corpo a corpo con la massa compatta di corpi che occupa la superficie percorribile. Non siamo riusciti a tenere il conto di tutti pullman in transito lungo via Gregorio VII. Intervistiamo un signore fuori dal suo negozio di tappeti: “Vedete? Sono qui fuori. Da quando col nuovo Papa le strade sono così affollate dalle 7 alle 17, la gente non si ferma più al negozio, non si lavora più. Il nuovo Sindaco? Cosa può contro il Vaticano?”. La titolare di un negozietto ci spiega: “C'è un parcheggio. I pullman dovrebbero fermarsi lì e far scendere i turisti. Stiamo morendo. A volte  dal Gianicolo a qui ci si mette un'ora e mezza! A me è tornata l'asma da quando circolano tutti questi bus.”.

QUALCUNO PREFERISCE BUTTARLA SUL RIDERE - Qualcuno però resiste e, anzi, non si scompone. Entriamo in un bar per un caffè e i due gestori ci rispondono con il viso rilassato: “Roma si deve adattare, in fondo è un solo giorno a settimana. Forse sì, i bus dovrebbero sostare all'Olimpico, ma, suvvia, io toglierei solo i bus scoperti con i tifosi della Lazio dopo aver vinto la Coppa Italia!”. Decidiamo di rientrare: tre ore e mezza possono bastare.

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