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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Tor Sapienza / Via di Tor Sapienza

Sgombero a Via Salviati, ruspe ancora sul campo: tensioni e proteste a Tor Sapienza

Caos intorno ai blocchi di cemento posti dalle forze dell'ordine all'ingresso del campo rom, e tensioni con due cittadini rom. Un arresto e cinque denunce

La quiete, o quasi, dopo la tempesta. Le demolizioni nel campo rom di via Salviati, quelle partite il 16 Ottobre sotto il coordinamento degli agenti del gruppo Spe, guidati dal Vice Comandante Antonio Di Maggio, stanno per terminare. Questione di ore e l'area sarà semi deserta, ma le tensioni non sono mancate neanche oggi. 

CAOS E PROTESTE - Prima con i rom del campo che hanno circondato i blocchi di cemento posti all'ingresso (prassi per impedire il passaggio di mezzi pesanti che caricano rifiuti), facendo da scudo umano per bloccare le ruspe. 

Poi durante l'espulsione dei finti nullatenenti, quei nuclei familiari che risulterebbero in possesso di somme di denaro incompatibili con l’assegnazione dei container e destinatari di notifiche per l'allontanamento dal campo. Qui due di loro avrebbero tentato di nascondersi dentro un modulo abitativo per sfuggire agli agenti. 

AMBULANZA SUL POSTO - Bloccato uno dei due immediatamente all'interno del 'rifugio', l'altro in un fulmineo tentativo di fuga è stato fermato dal Vice Comandante Di Maggio con lo spray al peperoncino. Il getto indirizzato sul volto del fuggitivo ha preso anche un bambino poco distante e alcuni agenti. Sul posto è intervenuta un'ambulanza del 118.

A distanza di qualche ora il Campidoglio fa sapere che uno dei rom coinvolti è stato arrestato con l'accusa di resistenza e lesioni ai danni di un agente della Polizia locale, e che altri cinque componenti del nucleo familiare che ha preso parte ai tafferugli sono stati denunciati a piede libero. Per adesso il quadro sembra tornato alla normalità, ma accanto alle tensioni restano le denunce.

21 LUGLIO: "E' SGOMBERO FORZATO" - Di ieri quella dell'associazione 21 Luglio, che ha puntato il dito contro il Campidoglio, con l'accusa di aver ordinato anche la demolizione di moduli abitativi non in uso ai 'rom paperoni', nè depositi di materiale ferroso, come previsto sulla carta. 

"L'intervento doveva essere una bonifica e è diventato uno sgombero forzato" hanno dichiarato rappresentanti dell'associazione presenti sul posto. Ieri si è parlato di un solo manufatto abitativo, oggi pare che quelli abbattuti siano saliti a tre. Versione che, lo ricordiamo, è stata smentita nella tarda serata di ieri dal Gabinetto del Sindaco: "Demolite solo baracche con materiale ferroso".   

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