Istituto Superiore di Sanità: Comitato No Muos e precari dell'Istituto in protesta

Giornata di proteste, oggi, davanti all'Istituto Superiore di Sanità. Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, presente in occasione della Giornata Mondiale contro il fumo, è stata accerchiata dai manifestanti contro la stazione Muos in Sicilia e dai precari dell'Istituto in rivolta.

PROTESTA NO MUOS - Il MUOS, Mobile User Objective System, è un sistema di comunicazioni satellitari ad altissima frequenza e a banda stretta, composto da cinque satelliti e quattro stazioni di terra, di cui una a Niscemi, in Sicilia. Oggi, in concomitanza con lo Sciopero Generale della città di Niscemi, il Comitato No Muos Roma ha deciso di mettere in atto un'azione davanti all'Istituto Superiore di Sanità, dove sarà presente anche il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Il Governo ha incaricato L'Istituto Superiore di Sanità di esprimersi in merito ai rischi di saluti causati dal MUOS. Ma il Comitato No Muos Roma, insieme al Coordinamento Regionale dei Comitati No Muos e ai Comitati nati in tutta Italia, ha le idee chiare da molto tempo: "Abbiamo già un parere: no al Muos" e chiedono lo smantellamento delle 46 Antenne NRTF della base Us. Navy di Niscemi.

PROTESTA DEI PRECARI - Non è stata una mattinata semplice per il ministro Lorenzin, che ha dovuto affrontare, oltre alle proteste contro il Muos, anche quelle dei precari dell'Istituto. I lavoratori hanno colto l'occasione della Giornata Mondiale contro il Fumo per portare avanti la loro battaglia contro il precariato. I manifestanti si sono presentati con uno striscione che portava la scritta “La proroga non e' la soluzione, ai precari serve una nuova stabilizzazione”.

IL MINISTRO - Lorenzin ha rassicurato i 50 precari in presidio: “I problemi della Pubblica amministrazione li conosciamo tutti. E' una vicenda che ho a cuore”. In un intervento al Convegno il Ministro riconosce la mancanza di fiducia dei cittadini nelle Istituzioni e sottolinea come non si possano trascurare le sofferenze dei lavoratori se si parla di futuro e di ricerca.

FIORENTINI - Preoccupato, Cristiano Fiorentini, tecnico dell'Iss e parte dell'esecutivo nazionale Usb pubblico impiego: l'Istituto ha “più di 500 precari, tra contratti a termine e cococo, un terzo dei lavoratori”. Di questi contratti, 130 scadranno a fine anno, benché i lavoratori siano tutti professionalizzati e alcuni lavorino per l'Istituto da dieci anni.

INCERTEZZE PER L'ISTITUTO - Fiorentini teme inoltre che, all'incertezza del fondo ordinario stanziato annualmente dal Ministero, si aggiunga un ridimensionamento della struttura dopo il riordino dell'Iss.

IL PRESIDENTE DELL'ISTITUTO - Il presidente Fabrizio Oleari, sottolinea che l'Istituto "sta seguendo con attenzione" la questione dei precari.