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Cronaca Trastevere / Lungotevere Ripa, 1

Fatebenefratelli: "Coi tagli di Bondi i cittadini pagano di più"

La protesta stamane davanti al Ministero della Salute, dove è stata poi accolta una delegazione sindacale. Per i dipendenti, i tagli hanno aumentato le prestazioni a pagamento per i cittadini

"Ministro Bondi / usa la testa/ hai esagerato e mo' te becchi 'sta protesta": questo il coro che parte dai megafoni, nel bel mezzo del sit-in che i dipendenti dell'ospedale Fate Bene Fratelli hanno messo in piedi stamattina, dalle 10:15, davanti al ministero della Sanità. L'obiettivo è quello di parlare con il commissario Enrico Bondi, autore dei tagli alla sanità che hanno cambiato molte cose all'interno dell'ospedale. Sono più di duecento persone, riunitesi prima all'interno del Fate Bene Fratelli in un'assemblea, e che poi sono passati davanti al Ministero, bloccando per metà la circolazione sul Lungotevere, ridotto in quel tratto ad una sola corsia.

Una protesta che ha coinvolto molte sigle sindacali: "La cosa bella è che lavoro qui da anni e che oggi, per la prima volta, ho visto personale medico e non medico unito in questa battaglia. Ma qui non è una questione di stipendi, che arrivano anche se spesso con ritardo - ci ha raccontato un dipendente dell'ospedale - ma di prestazioni: con il taglio al budget del 7% sulle strutture private, molti servizi ai cittadini sono diventati a pagamento, almeno fino al 7 gennaio". Lo stesso dipendente ci ha spiegato che le prestazioni in questione sono, per fare un esempio, "quelle non di emergenza e non cardiologiche".

Fate Bene Fratelli: proteste al Ministero della Salute

Anche Silvia, ausiliaria, si è soffermata sui servizi: "Con questi tagli, per farle capire, una persona che si è prenotata un anno fa per una prestazione, mettendo in conto di pagare una certa cifra, si ritroverà a pagare di più; l'altro giorno una persona che doveva fare una visita agli occhi ha dovuto pagare 100 euro piuttosto che 25. I cittadini pagheranno di più": questi servizi, infatti, venivano prima rimborsati dalla Regione, ci ha spiegato. E la stessa Silvia vede il futuro incerto soprattutto perché "non si sa se ci saranno in futuro anche tagli al personale".

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Durante la protesta, una delegazione sindacale è stata ricevuta all'interno del Ministero. "Abbiamo parlato con il capo-gabinetto del ministro - riferisce Salvatore De Santis dell'Ugl - e, durante la riunione, il ministro ha telefonato per sincerarsi che fossimo stati ricevuti e avere il verbale. Il capo-gabinetto ci ha rassicurato che non c'é un progetto di chiusura o di taglio del personale per gli ospedali classificati". Il sindacalista ha poi aggiunto: "Qualche problema ci sarà perché i tagli saranno per tutti, ma ora siamo più tranquilli anche se restiamo vigili".

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