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Cronaca Esquilino / Piazza dell'Esquilino

"Dignità per i soccorritori stradali", protesta dei depositi giudiziari contro le misure del Governo

Le proteste al Circo Massimo ed in piazza dell'Esquilino. "A rischio 50mila posti di lavoro"

Carroattrezzi e gestori dei depositi giudiziari in protesta a Roma. Il sit in è scattato questa mattina al Circo Massimo ed in piazza dell'Esqulino per protestare contro le misure del Governo che "mettono a rischio la sicurezza della circolazione stradale e 50.000 posti di lavoro". 

La protesta promossa dall'Associazione Nazionale Centri Soccorso Autoveicoli ha visto scendere in piazza un centinaio di manistanti con circa 30 carroattrezzi arrivati a Roma anche da Cattolica, Perugia, Milano e Napoli

"L’A.N.C.S.A. - si legge in una nota stampa - non può condividere invece il metodo, che si riduce in una ingiusta penalizzazione nei confronti di un intero settore che svolge quotidianamente un lavoro silenzioso ma fondamentale per la sicurezza della circolazione stradale nonché per la salvaguardia dell’ambiente e la preservazione dei beni custoditi.

Conseguenza diretta dell’affidamento indiscriminato dei veicoli ai trasgressori è la circolazione arbitraria di veicoli non in regola in numero ben più alto del passato; la vendita ad ignari acquirenti di veicoli su cui pende un provvedimento di confisca; lo smantellamento con l’asportazione delle parti vendibili e da ultimo l’abbandono dei relitti sulle aree pubbliche.

Ulteriore grave conseguenza è la sopravvivenza stessa di un settore che dà lavoro ad oltre 50.000 persone, tra addetti al soccorso ed indotto. L’A.N.C.S.A. ha segnalato da molto tempo ed invano l’opportunità di rafforzare il funzionamento del Sistema Informatico dei Veicoli Sequestrati-SIVeS, attivo in molte province d’Italia, che permette di rendere più rapide le procedure di confisca e vendita, portando anche risorse aggiuntive nelle casse dello Stato.

Protesta dei soccorritori stradali

Basterebbero infatti delle risorse umane in più per far funzionare il sistema; ossia sarebbe un’occasione di lavoro per i giovani ed una dimostrazione di autorevolezza ed efficienza per la Pubblica Amministrazione.

Si è preferito invece far arretrare lo Stato dalle sue funzioni fondamentali, ossia la garanzia della sicurezza su strada, la certezza dei controlli e delle relative sanzioni, la tutela dell’ambiente.

Lo Stato sembra voler abdicare dalle proprie prerogative in nome di presunti risparmi. L’A.N.C.S.A. ha chiesto invano, durante l’iter di approvazione della legge di conversione del Decreto Sicurezza ed anche dopo, di essere ascoltata da rappresentanti del Governo.

Oggi manifesta in piazza le proprie ragioni ed avvia una serie di iniziative che coinvolgeranno progressivamente l’intero territorio nazionale.

Non a caso, concludono dall'Associazione Nazionale Centri Soccorso Autoveicoli, è sul territorio che emerge in maniera più significativa la funzione svolta dal soccorso stradale e dalle depositerie insieme ad una specifica peculiarità: il soccorso stradale non chiude mai, è sempre attivo e raggiungibile 24 ore su 24. In ogni momento e di fronte a qualsiasi emergenza, un soccorritore stradale professionista è sempre al servizio della collettività".

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