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Cronaca

Post Malagrotta: presidio sotto al ministero ma il ministro non c'è

Sit in di residenti e comitati davanti al ministero dell'ambiente: la protesta contro l'emergenza rifiuti continua. La riunione fra i vertici istituzionali che doveva tenersi al ministero è stata spostata

Residenti, comitati e associazioni uniti dall'unico 'No alla discarica sotto casa' si sono dati appuntamento nel piazzale antistante l'ingresso del ministero dell'ambiente, tra via Cristoforo Colombo e via Capitan Bavastro. Dentro, nel palazzo istituzionale, si doveva tenere l'incontro tra il ministro Clini, Alemanno, Polverini, Pecoraro e Zingretti ma nessuno di loro si è presentato: l'incontro, all'ultimo minuto, è stato spostato in prefettura. Oggi infatti dovrebbe decidersi qualcosa nel destino mai definito del post Malagrotta, ormai caratterizzato da alternanze tra proroghe, nuove proposte e passi indietro.

L'ultimo passo da gambero è stato quello del ministro che ha riproposto come possibile Monti dell'Ortaccio: terreno accanto a Malagrotta, di proprieta' di Cerroni e che pero' non piace ad Alemanno e Polverini. Il prefetto Pecoraro aveva designato Riano e Corcolle per il post Malagrotta, tranquillizzando cosi' l'area di Pizzo del Prete e quella più vasta di Valle Galeria, ma ora lo scacchiere sembra di nuovo mutato e i residenti di tutte queste zone sono qui davanti al ministero. Una delegazione e' stata ricevuta dal Capo Gabinetto del Ministro, ma ben poco potranno ottenere senza avere incontrato i vertici istituzionali.

Presidio al Ministero dell'Ambiente - foto F. Grossi



C'e' pure la banda di musica di Riano che detta il ritmo della protesta, ma il grosso lo fanno gli striscioni, i cartelli, i fischietti e le trombette. Il piazzale è colmo di slogan dei comitati, gli striscioni circondano l'area e ribadiscono un continuo e ridondante no alle discariche, mentre altri inneggiano alla differenziata. Nasce anche un girotondo che tiene come vertice la ruspa dei manifestanti di Pizzo del Prete. Sul camioncino accanto si alternano i rappresentanti dei diversi comitati e quartieri che denunciano scempi ambientali, devastazioni archeologiche e promesse tradite. Lo scacchiere e' pronto e l'unica cosa certa, per ora, e' che qualcuno non verra' accontentato.

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