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Cronaca Piazzale della Stazione Tiburtina

Inaugurazione Tiburtina, la protesta dei cittadini: "E' un tradimento"

Ad esprimere il dissenso sono i cittadini e le associazioni Radici e Rinascita Tiburtina. Per loro infatti i lavori non sono finiti e, di conseguenza, c'è ben poco da festeggiare

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano presenzierà il grande evento accanto ai vertici delle Fs. Ospiti illustri e atmosfera da grande evento quella di lunedì 28 novembre quando finalmente verrà tagliato il nastro tricolore e inaugurata la nuova stazione Tiburtina. Peccato che, per qualcuno, ci sia ben poco da inaugurare. Già, per qualcuno la tanto promessa riqualificazione dello scalo non è ancora finita e più che da festeggiare c'è da protestare. 

Sono i residenti della zona e le associazioni Radici e Rinascita Tiburtina, riuniti questa mattina in loco per gridare il dissenso, per i quali il nuovo maxi scalo non è altro che "una cattedrale nel deserto". Al debutto della Tiburtina infatti, come dichiarato da Andrea Mosetti di Radici, "i romani avranno ancora davanti agli occhi la sopraelevata che doveva essere abbattuta, vedranno ancora, davanti allo scalo, il capolinea dei pullman delle linee internazionali, che portano in Russia, in Ucraina, in Polonia, in Romania, con relativo caos, e continueranno a trovare sotto i pilastri della tangenziale un popolo di disperati che cerca riparo. Non ci saranno neanche la sistemazione di largo Mazzoni, il verde pubblico promesso insieme ai parcheggi nel tratto di tangenziale che dalla stazione porta a ponte Lanciani, la sistemazione dell'ex istituto ittiogenico e dell'area verde che lo circonda, di proprietà della Regione". 
 
Non si tratta di inezie insomma ma di opere "fondamentali sia per la funzionalità della stazione che per la vivibilità dei residenti delle aree limitrofe" senza la quali i lavori sarebbero monchi e la festosa inaugurazione uno specchio per le allodole. "Siamo stati traditi - continua Masetti - dalla vecchia e e dalla nuova amministrazione che ci avevano assicurato che per l'inaugurazione della stazione sarebbero stati ultimati anche tutti i lavori previsti nel quadrante. Invece niente".
 
Sulle responsabilità Masetti lo dice chiaramente con tanto di documentazione: "Tutte queste opere sono di competenza del Comune, non delle Fs, come le Ferrovie stesse ci hanno ribadito nei frequenti confronti con loro". "Le Fs - ribadisce Masetti - hanno provveduto a realizzare quanto di loro competenza. Il tunnel sotterraneo che dovrà sostituire la sopraelevata è pronto, così come il parcheggio dalla parte di Pietralata. Le opere di competenza del Comune, invece, sono ferme. Ci sono 8 milioni che Fs devono trasferire al Comune per realizzare il parco archeologico della Serenissima, ma la convenzione per il passaggio è ferma negli uffici del Campidoglio". 

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