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Cronaca Esquilino / Via Giovanni Giolitti

Termini, prostituzione minorile al binario 29: fermati altri tre clienti

La prima fase dell'operazione Meeting Point smascherò un vasto giro di sesso. Nove gli adescatori che vennero sottoposti a misure cautelari, a cui si aggiungono gli ultimi tre della seconda fase delle indagini

Tre pensionati di 53, 73 e 74 anni, fra i quali un ex dirigente romano. Questo l'identikit degli ultimi tre clienti sottoposti agli arresti domiciliari nella seconda fase della Operazione Meeting Point, che lo scorsò mese di maggio smascherò un vasto giro di prostituzione minorile che si svolgeva principalmente sulla banchina del Binario 29 della Stazione Termini. I tre si aggiungono ad altri nove adescatori già sottoposti a misure cautelari nella prima fase delle investigazioni per un totale di venti indagati. 

PROSTITUZIONE MINORILE - A partire dalle prime ore di oggi, gli agenti della Polizia di Stato del Settore Operativo Roma Termini e del Compartimento della Polizia Ferroviaria del Lazio, hanno dato esecuzione alle 3 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti responsabili del reato di prostituzione minorile,sottoponendoli alla misura degli arresti domiciliari.

LE INDAGINI  - In particolare gli investigatori della PolFer Roma, diretti dal dottor Domenico Ponziani e coordinati dal dottor Emanuele Fattori, sono arrivati ai tre clienti attraverso una classica attività di investigazione, portata a termine dopo aver trovato riscontro delle responabilità dei tre, un romano ed altri due uomini residenti a Zagarolo ed Aprilia, in provincia di Latina, attraverso i tabulati telefonici relativi ai contatti fra i baby gigolò ed i consumatori dei rapporti. 

IL VIDEO DEGLI INCONTRI

ORRORE AL BINARIO 29 - Anche in questo caso l’ingresso laterale della stazione Termini su via Giolitti (il binario 29) costituiva luogo d’incontro ed adescamento dei minori residenti nei campi rom dediti alla prostituzione. Dei rapporti che si consumavano nelle auto, nei bagni pubblici della stessa stazione, nei treni, nelle camere d'albergo e molte volte, come nel caso del cliente di Latina, nella sua abitazione. I compensi variavano dai 20 ai 35 euro.

LE INTERCETTAZIONI - A rendere ancora più orribile il giro di prostituzione le intercettazioni fatte dagli investigatori nei confronti degli indagati: "Io sto andando via perchè ho appena fatto al binario 29 con un ragazzo che era quì alle scale mobili", le parole scambiate fra due degli indagati. Delle telefonate che hanno riguardato anche un indagato ed un minorenne: "Ma senti - afferma l'indagato - io ti volevo sentire l'altro giorno sò stato benissimo! Tu? Ti è piaciuto l'altro giorno?" "Come?", risponde il minorenne -. "Ti è piaciuto l'altro giorno a casa?", ripete il cliente -. "Si" - risponde ancora il giovane -. "Sì poco o sì tanto?", lo incalza l'indagato, "Certo che sì". "Ah - conclude l'intercettazione - certo che sì, va bene...vabbè un bacio".

CONTROLLI DELLA POLIZIA - Delle telefonate che hanno riguardato anche un altro colloquio tra un indagato ed un suo conoscente: "C'è un sacco di polizia, mò se li sò presi tutti e l'hanno portati in ufficio (...) Tanti in borghese, tanti di qua, tanti di la". Con il conoscente che risponde: "Ma veramente? Quindi non si fa più niente?". E l'indagato: "C'è stata la retata amò, la retata c'è stata!". Come confermato dagli investigatori le indagini sono ancora aperte, al fine di indiduare altri responsabili. 


 

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