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Cronaca Borghesiana / Via Camigliatello Silano

Prostituta bruciata: forse sono stati i suoi sfruttatori, continuano le indagini

Non si esclude una guerra tra bande o anche la vendetta di alcuni clienti. La ragazza migliora ma è ancora in gravissime condizioni

Orrore e barbarie, così si risvegliava la città ieri alla notizia della violenza subita dalla giovanissima prostituta di 22 anni che è stata picchiata e poi bruciata.
La giovane, di origini romene, è in gravissime condizioni all'ospedale Sant'Eugenio dove dovrà affrontare una lunghissima riabilitazione per riprendersi dalle ustioni che coprono più della metà del suo corpo.

Adesso, però, è il momento delle domande: perché è stato compiuto un gesto simile e da chi? A questo stanno cercando di rispondere le forze dell'ordine che dal momento dell'aggressione hanno dato il via alla ricerca dei due aggressori, secondo le testimonianze di alcune ragazze e, probabilmente, della stessa vittima.

INDAGINI - Un'ipotesi è quella del conflitto tra bande: qualche litro di benzina per martirizzare la loro schiava , bruciarla viva e l'immagine di lei che si dimenava tra le fiamme che doveva rappresentare l'avvertimento in una guerra tra bande di sfruttatori o la punizione inflitta da un cliente.
I carabinieri della stazione di Tor Bella Monaca e del Nucleo operativo della compagnia di Frascati stanno indagando a tutto campo negli ambienti della prostituzione: i responsabili potrebbero essere gli sfruttatori della donna, ma non è del tutto escluso, anche se si tratta di un'ipotesi marginale, che possa trattarsi di una crudele vendetta da parte di alcuni clienti. I militari hanno anche acquisito le immagini delle telecamere in strada alla ricerca di elementi che possano portarli sulle tracce degli aguzzini. La vicenda di ieri notte ricorda lo scenario portato alla luce nel maggio scorso dalle indagini dei Carabinieri di Tivoli, che alle porte della Capitale arrestarono una banda di undici sfruttatori di prostitute romene, che schiavizzavano le donne, vincendole al gioco, e in alcuni casi marchiate a fuoco come capi di bestiame.

L'AGGRESSIONE – Quello che ha subito Michela, così la vittima è conosciuta nell'ambiente, è un gesto barbaro. Verso la mezzanotte nel quartiere della Borghesiana, in via Camigliatello Silano tra la Prenestina e la Casilina, la vittima era stata avvicinata da due uomini, probabilmente dall'accento romeno. Si trova in Italia da quattro o cinque anni e si prostituisce da almeno un paio d'anni a Roma. Poi sono arrivate le botte. Calci, pugni e poi la maledizione dei suoi 'diavoli': le hanno gettato sul corpo del liquido infiammabile, olio o benzina, poi una piccola fiamma e in pochi istanti la ragazza era una torcia umana che si rotolava in terra.

SOCCORSI - A soccorrerla sono state alcune prostitute che hanno assistito alla scena e sentito le urla. La 22enne è stata poi trasportata all'ospedale Sant'Eugenio dove è ricoverata in prognosi riservata, sotto choc e con ustioni di terzo grado su più della metà del corpo. Con il passare delle ore, le sue condizioni sembrano migliorare.

E le istituzioni inorridiscono per l'episodio di ieri manifestando solidarietà alla vittima. "Ho preallertato le associazioni, non avremmo problemi a fornire sin da subito alla ragazza un percorso di protezione per permetterle di uscire dal circuito criminale della prostituzione", ha detto l'assessore alle Politiche sociali della Regione Lazio, Aldo Forte, uscendo dall'Ospedale Sant'Eugenio. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha chiesto nuovamente con forza "che il Parlamento approvi una legge nazionale sulla prostituzione utile proprio per tutelare le prostitute dalla violenza cui, spesso, sono sottoposte". Per il presidente della Provincia Nicola Zingaretti, "occorre ora più che mai una rivolta culturale contro ogni forma di sfruttamento, prevaricazione e abuso sul corpo delle donne".
 

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