rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Rignano Flaminio

Processo Rignano, i motivi dell'assoluzione: "Bimbi influenzati dai genitori”

Assolti i 5 imputati. Le motivazioni: molte delle denunce presentate sono "frutto di una forte contaminazione" da parte dei genitori

Dopo l'assoluzione delle maestre Marisa Pucci, Silvana Magalotti e Patrizia Del Meglio, l'autore tv Gianfranco Scancarello (marito della Del Meglio) e la bidella Cristina Lunerti avvenuta il 28 maggio scorso escono le motivazioni del tribunale di Tivoli.

I cinque imputati, secondo le motivazioni, sono stati assolti nel processo per i presunti abusi di Rignano perché molte delle denunce presentate dai genitori dei bambini di Rignano e che hanno portato al processo e poi all'assoluzione di cinque persone per i presunti abusi su almeno 19 bambini della scuola 'Olga Rovere' di Rignano Flaminio, sono "frutto di una forte contaminazione" da parte dei genitori.
Le accuse erano terribili e contestate a vario titolo e a seconda delle posizioni: violenza sessuale di gruppo, maltrattamenti, corruzione di minore, sequestro di persona, atti osceni, sottrazione di persona incapace, turpiloquio e atti contrari alla pubblica decenza. Tutti reati che si riteneva commessi tra il 2005 e il 2006 con sevizie e crudeltà.

Tra le pagine della sentenza di 322 pagine c'èé la ricostruzione dei fatti, i riferimenti all'incidente probatorio nel corso del quale sono state acquisite le testimonianze dei bambini, i temi delle denunce dei genitori, i riferimento normativi, e infine anche l'esame delle singole posizioni degli imputati. Nella sentenza si dà atto che la maestra Silvana Magalotti "non è mai menzionata dai bambini in occasione dei racconti che originano le prime denunce" e le seconde denunce, invece, "inducono il collegio a ritenere le stesse frutto di una forte contaminazione". Stessa cosa per la maestra Marisa Pucci, secondo i giudici menzionata anche "in narrazioni il cui contenuto è fantasioso e disancorato dalla realtà e comunque non supportato da riscontri fattuali idonei". Diversa la posizione della terza maestra, Patrizia Del Meglio, per la quale il tribunale ritiene che "deve ritenersi la sussistenza di un dubbio" in ordine alla sua identificazione, fatta "dai genitori e poi più o meno inconsapevolmente, trasmessa ai bambini".

E per l'autore tv Gianfranco Scancarello (marito della Del Meglio), "vi è una singolare coincidenza di date ed una parziale sovrapposizione di contenuti" che induce "a ritenere esservi stato un previo contatto tra i genitori. Diversamente riuscirebbe poco verosimile un riaffioramento contemporaneo del ricordo in cinque bambini ed una progressione verso rilevazioni molto più elaborate". Ecco perché, con riferimento a queste quattro posizioni, per il tribunale "ci si trova in presenza di una prova insufficiente" e "l'ipotesi formulata resta congetturale, perché priva di idonei, ovvero univoci, elementi di conferma". Cosa diversa per la bidella Cristina Lunerti, per la quale i giudici ritengono che da un lato "i bambini mostrano di identificare 'Cristina' come la bidella per via dei tatuaggi che la stessa presentava; dall'altro, forniscono indicazioni non sempre corrette". E "la limitatezza del richiamo a Cristina non consente di ritenere acquisito uno standard probatorio neppure idoneo a una formula dubitativa". Sulla presenza della bidella con la macchina fotografica intenta a riprendere i bambini (delle immagini però non è stata trovata traccia), per i giudici "permangono dei dubbi. Se infatti da un lato la sussistenza di tale condotta 'minimale' potrebbe essere riconosciuta, dall'altro la difficoltà di accertarne l'attuabilità e di definirne le concrete modalità non consente di superare il dubbio in ordine alla loro effettiva sussistenza".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Processo Rignano, i motivi dell'assoluzione: "Bimbi influenzati dai genitori”

RomaToday è in caricamento