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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Corviale

Terremoti, rispolverato il fascicolo di fabbricato: "Una carta d'identità" con classificazione sismica

I geologi rilanciano la proposta d'instituire un fascicolo del fabbricato, con tanto di classificazione sismica dello stabile. Sarebbe uno strumento "fondamentale anche per mettere in sicurezza tutti gli edifici pubblici"

Per contrastare i terremoti occorre agire sulla prevenzione. E’ questo il messaggio che il Consiglio nazionale dei geologi sta cercando di diffondere. Come? Lavorando sul comportamento da tenersi in caso di sisma. E ricorrendo ad uno strumento di cui, ogni tanto, si sente parlare: il fascicolo del fabbricato.

IL FASCICOLO - “Noi geologi da anni diciamo che in Italia siamo ben lontani da una cultura di prevenzione – premette  Francesco Peduto, presidente del Consiglio nazionale geologi – Innanzitutto sarebbe necessaria una normativa più confacente alla situazione del territorio italiano. Noi proponiamo un fascicolo del fabbricato con una classificazione sismica degli edifici”. Non solo. E' infatti “Fondamentale anche un piano del Governo per mettere in sicurezza tutti gli edifici pubblici”.

UNA CARTA D'IDENTITA' - La proposta del fascicolo di fabbricato, ha fatto subito breccia a livello locale. Daniele Catalano, Consigliere municipale di Fratelli d’Italia, ne è diventato un fautore e promette di farsene portavoce nel parlamentino di Corviale. “Questo strumento aiuterebbe il Municipio XI e tutte le istituzioni locali e non, ad avere una vera e propria carta d’identità di ogni singolo palazzo. Come suggerito anche da autorevoli professori e da rappresentanti dell’ordine dei geologi del Lazio – fa notare Catalano – il fascicolo del fabbricato ci consentirebbe di avere una mappatura completa, comprensiva di caratteristiche strutturali, manutentive ed urbanistiche: un punto di riferimento utile per tutti coloro che andrebbero a fare interventi su una determinata struttura. La prevenzione è la nostra unica arma per cercare di prevenire il pericolo di crolli, e questo strumento è utile, semplice ed efficace”.

LA CARTA DELLA PREVENZIONE - C'è poi un altro livello su cui agire: quelo della prevenzione sismica. A tal riguardo il Presidente del Consiglio nazionale dei Geologi osserva che “per far crescere la coscienza, bisognerebbe cominciare a fare anche una seria opera di educazione scolastica”. Renderebbe la popolazione “più cosciente dei rischi che pervadono il territorio che abitano. Non dimentichiamo che, secondo alcuni studi – ricorda Peduto –  una percentuale tra il 20 e il 50% dei decessi è causata dai comportamenti sbagliati dei cittadini durante l'evento sismico”. Un dato che fa riflettere sull'importanza delle giornate "Io non rischio", organizzate ogni anno dai  volontari della protezione civile. La prevenzione agisce così su due livelli. Sugli edifici, che per il Consiglio nazionale dei geologi vanno dotati di una carta d'identità. E sui cittadini.

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