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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Marta Russo, 26 anni fa l'omicidio alla Sapienza, il post sul suo profilo: "Statemi vicini, attraverso la verità"

Il messaggio sulla pagina ufficilale della giovane studentessa di giurisprudenza uccisa il 9 maggio 1997

"Domani (oggi ndr) non si parlerà di me. Si parlerà di uno sparo, di un assassino e un complice che negano le proprie responsabilità". Era il 9 maggio del 1997 quando un proiettile raggiunse Marta Russo, giovane studentessa romana della facoltà di giurisprudenza che passeggiava ignara fra i viali della città universitaria della Sapienza, cinque giorni dopo morì in ospedale. Ventisei anni da quell'assassinio che segnò per sempre una generazione di studenti. A distanza di oltre un quarto di Secolo dalla sua morte, la studentessa 22enne è stata ricordata con un lungo post sulla sua pagina facebook ufficiale accompagnato da una foto della sua carta d'identità quando era ancora una bambina.

Morte di Marta Russo che non ha trovato ancora una motivazione. Sono invece stati individuati i colpevoli che, condannati in via definitiva nel 2003, hanno già scontato la loro pena. Una vicenda, che per anni ha riempito le pagine di cronaca giudiziaria e non è mai stata dimenticata.  "Si parlerà di quella ragazza strappata alla vita nel fiore dei suoi anni. Si parlerà e soprattutto parleranno tante persone che non ho mai conosciuto. Torneranno a parlare di "mistero" per fare due o qualche milione di click sui propri articoli. Proveranno a vendere libri o a farvi ascoltare podcast - si legge nel messaggio sul suo profilo social -. Rilasceranno dichiarazioni cercando di alimentare dubbi per scaldare le platee, animare le discussioni e uccidermi, così, una seconda volta".

"Allora stasera parlo io e vi racconto di una ragazza come tante, che aveva molti sogni per la testa, le proprie paure e passioni, amori e amicizie. E che ha sorriso fino all'ultimo istante, proprio come sorridevo in questa foto dove il futuro era ancora tutto mio, prima che qualcuno decidesse di togliermelo. Statemi vicini - conclude il post - perché domani (oggi ndr) è un giorno che va ricordato, ma nel modo giusto: attraverso la verità".

"26 anni fa nei viali della università La Sapienza di Roma veniva assassinata Marta Russo, una di Noi - si legge sulla pagina facebook della madre di Marta Russo -. Una studentessa, una figlia, un’amica, una atleta in particolare una schermitrice fiorettista campionessa italiana a livello gpg. Per non dimenticare. Un abbraccio alla sua famiglia ed in particolare al papà il maestro Donato Russo ed alla mamma Aureliana Russo che hanno dignitosamente combattuto per arrivare alla verità non per vendetta ma per giustizia".

La targa alla Sapienza

Nella Sapienza c’è una targa che è stata apposta l’anno dopo la morte della studentessa. “Marta Russo - vi si legge - ha elevato ad etica universale l’altruismo in una visione generosa dell’esistenza. Marta vive - è scritto nella targa e rende così concreto e presente il supremo insegnamento: ‘donare la propria vita al prossime è il più grande atto d’amore”.

Il cuore trapiantato 

Il riferimento alla generosità dovuto al fatto che il cuore della giovane vittima non ha mai cessato di battere. Ne ha infatti beneficiato un’altra persona, a cui è stato trapiantato. Da ventiquattro anni continua a pulsare. Come del resto resta vivo il ricordo della studentessa a cui è stata dedicata una scuola a Trigoria, un parco a Labaro e, tra le altre cose, un premio dedicato al tema della solidarietà e alla cultura del trapianto degli organi.
 

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